foto da modenafc.net
“Mister, com’è possibile che la doppia inferiorità numerica nei minuti finali, dopo l’espulsione di Belingheri e l’infortunio di Bentivoglio, non si sia notata in campo?” chiede perplesso ad Hernan Crespo un giornalista veneto nel post partita di Modena-Vicenza.
Risposta semplice: il Modena è una squadra organizzata con un’identità di gioco ben precisa, ha dimostrato di essere in condizione per affrontare un campionato lungo e complicato come la Serie B, e soprattutto ha la mentalità giusta per togliersi soddisfazioni importanti.
“Cominciare con una sconfitta non è mai positivo, ma perdere così fa un po’ meno male; avete visto l’applauso del nostro pubblico? Dobbiamo ripartire da qui e dalla prestazione dei ragazzi!” risponde il tecnico argentino col petto gonfio d’orgoglio: “i miei uomini hanno fatto tutto quello che dovevano. Hanno lottato fino all’ultimo minuto. Oggi è mancato solo il risultato!”.
Vero: nel calcio, e più in generale nello sport, i risultati fanno la differenza; specie quando ti siedi in panchina. Ma come dare torto all’ex Bomber sudamericano? La formazione che pochi mesi fa nel playout contro l’Entella difettava in carattere e personalità pare completamente trasformata.
Anche quest’anno ci sarà da soffrire e da lottare sui difficili campi della cadetteria, ma i tifosi canarini possono dormire sonni tranquilli: il Modena del “Valdanito” ha cambiato faccia e vuole essere protagonista.