Ultimo turno prima della sosta per le Nazionali con tantissimi temi da affrontare, a cominciare dalla capolista: la Fiorentina di Paulo Sousa, squadra che all’inizio in pochi tenevano in considerazione, vince ancora e conquista il sesto successo in sette partite. Mai successo nella storia della viola. Ieri vittoria “comoda” contro un’Atalanta rimasta in 10 dopo pochi minuti per l’espulsione di Paletta. La formazione di Paulo Sousa ora si godrà il primato solitario per due settimane almeno, in un campionato strano come questo tutto può accadere e sognare non costa nulla.
Nel posticipo di San Siro il Napoli schianta il Milan con quattro reti e si candida come pretendente allo Scudetto: Insigne sta facendo il salto di qualità, Higuain è sempre più straripante, la difesa ha imparato a non prendere gol, 1 rete subita in 5 gare. In aggiunta si vede la mano del maestro Sarri. What else?
Milan dietro la lavagna, quattro gol e presi e tante incertezze. La squadra continua ad essere spaccata in blocchi, il centrocampo non riesce a fare da collante tra difesa e attacco, ed il solito Bonaventura, ieri il migliore dei suoi, non basta. Mihajlovic non dal canto suo suona la carica “Non mi dimetterò mai”, basterà il suo carisma a risollevare questo Milan?
Sorride la città di Roma, entrambe le squadre della capitale vincono e convincono, o quasi. La Lazio dopo la batosta col Napoli sembra tornata ai livelli dell’anno scorso, terza vittoria consecutiva tra Campionato ed Europa League. La panchina lunga a disposizione di Stefano Pioli gli permette di giostrare i suoi giocatori tra i vari impegni. Lucas Biglia è il trascinatore di questa squadra, l’uomo ovunque, sia regista che uomo gol, ed i compagni lo assistono in tutto e per tutto.
La Roma si risolleva dopo la sconfitta col Bate Borisov battendo un Palermo che per 80’ non si è visto. Restano le solite amnesia difensive, reparto che era punto di forza negli anni scorsi mentre adesso prende gol con una regolarità disarmante. Ieri nei minuti finale prima Gonzalez poi Gilardino hanno infilato la porta di Sczcesny a difesa ferma. Rudi Garcia deve recuperare Castan, titolare nella prima uscita col Verona poi sparito dai radar visto che Rudiger non è un centrale, e De Rossi adattato a difensore è una forzatura,
La Juve rialza la testa, dopo la vittoria col Siviglia in Champions League ieri è arrivata una netta vittoria contro un Bologna in grado di segnare in avvio per poi chiudersi in difesa prendendo tre reti. Morata autentico trascinatore: gol, rigore procurato ed assist per Khedira. Aggiungiamo poi un Dybala in grande crescita, l’ex Palermo si sta ben integrando con Morata creando una coppia assortita e giovane. Il futuro è loro. Nota di demerito per le solite sbandate difensive, difesa infilata da Mounier dopo pochi minuti che poteva costare cara ai bianconeri.
Prima sconfitta in campionato per il Sassuolo, le parole del patron Squinzi “Siamo da Scudetto” seppur dette scherzando, hanno forse destabilizzato il gruppo. Ci ha pensato l’Empoli a far tornare i neroverdi coi piedi per terra. La classifica rimane comunque più che positiva, 12 punti dopo 7 giornate è un cammino da grande squadra. Dopo la sosta arriva al “Mapei Stadium” la Lazio, sfida molto complicata ma che rappresenta un banco di prova importante per la banda Di Francesco che deve subito rialzare la testa.
Prima vittoria in Serie A per il Carpi, la cura Sannino ha dato i suoi frutti dopo l’esonero di Castori, amatissimo dalla tifoseria carpigiana. Il cammino per la salvezza è ancora lunghissimo, c’è tanto da lavorare, ma dopo la prova di Sabato contro i granata non è più solo un sogno.
Il punto sulla Serie A: Viola sola al comando. Napoli schianta il Milan. Bene le romane. Morata lancia la Juve. Sassuolo KO. Prima vittoria per il Carpi
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