foto da modenafc.net
Ennesima beffa, ennesimo boccone amaro per i tifosi canarini. Esattamente come all’andata il gigante irpino fa piangere i gialli. Questa volta al Braglia, di testa, e addirittura nell’extra time, ad una manciata di secondi dalla fine. Sarebbero stati tre punti d’oro… sì, “sarebbero stati”. Crespo si porta a casa un pareggio che ha il sapore di sconfitta, si prende i fischi del pubblico per scelte alquanto discutibili, e finisce ad un centimetro dal burrone della retrocessione.
Che non sia un pomeriggio semplice lo si capisce dal primo pallone giocato dagli ospiti: Gavazzi carica il destro e spacca la traversa rischiando di far infiammare il settore ospiti dopo un centinaio di secondi, il pallone finisce sulla linea e poi tra le braccia di Provedel. Pericolo scampato, e che non si parli di fortuna! Castaldo prova il destro da casa sua al quarto d’ora, ma il portiere geminiano è attento e ci mette le mani; poi Nardini di tacco (avete capito bene!!!) regala a Luppi il pallone del vantaggio, ma come si dice? “Lupo non mangia lupo”…e dunque l’estremo difensore dei licantropi, Pierluigi Frattali, devia e salva il risultato. L’Avellino è forte e spadroneggia sulle palle inattive, il Modena però è attento, Giorico sale in cattedra e ruba 100 palloni, davanti manca un pizzico di qualità; l’intensità è il marchio di fabbrica.
Gli uomini di Tesser ricominciano il secondo tempo ordinati. Ma basta una disattenzione e cambia il parziale: Luppi serve Bentivoglio e si sovrappone come insegnano nella scuola calcio, l’ex Chievo e Brescia lo innesca sul lato corto dell’area di rigore, il Pirata non sbaglia il cross col mancino per Belingheri che la sbatte sotto la traversa con un tuffo carpiato e porta avanti il Modena. Cambia l’inerzia della partita, ma Stanco sugli sviluppi di un corner non spara il colpo da tre punti e fa scappare la preda. Dentro Besea e Olivera in mezzo per gli esausti Giorico e Belingheri e, a trecento secondi dal novantesimo, dentro Zoboli per Luppi. Cinque difensori per arginare la fisicità dei Lupi di Tesser. Scelta sbagliata, col senno di poi. Sì perché Insigne Junior, fratello del celebre Lorenzo, mette un cross perfetto per Mokulu che “manda a stendere” Marzorati e firma il pareggio finale. Ancora nei minuti di recupero, come una settimana fa a Vicenza. Ancora su una dormita difensiva. Roba da non credere! Domenica prossima si va a Terni col morale sotto i tacchetti, un biglietto da visita “letteralmente stropicciato” lontano da Viale Monte Kosica, ed un mercato che è tutto una sorpresa…
Beh, che dire? Buena suerte, Valdanito!