Domenica 11 aprile 1998 quattro tifosi del Modena neopatentati partono con Lancia Dedra del babbo di Tebaldi Valter verso la ridente cittadina di Lumezzane, il Modena gioca alle 14,30. Macchina completata dal sottoscritto e dai prodi Francesco Stefanini e Fabio Tebaldi. da Spilamberto con furore. Viaggio con cori in macchina e sciarpe dei gialli, poi? Poi viene giù il classico battello d’acqua, non capiamo dove abbiano nascosto Lumezzane, giriamo un’ora intorno a Brescia, passiamo per Palazzolo e finiamo a Bergamo, amarezza assoluta e la pioggia sembra mandata a secchiate. Sono le 13,30 e siamo ancora in zona Brescia, da lì l’illuminazione, che si rivelerà non proprio illuminata bene bene: ragaz ormai i gialli non li vediamo più, c’è Brescia Lazio, andiamo al Rigamonti? A nessuno fregava una mazza del match, ma il futbal è futbal, gira la Dedra e via c’andam. Parcheggiamo lontano dallo stadio “che i bresciani son cattivi, si sa mai che leggano la targa Modena”… perfetto, ma anche no. Guardiamo la gara in curva, in quella ospiti una marea di laziali, ci mettiamo in un angolo di quella di casa. Usciamo 2 minuti prima del novantesimo, giriamo nel vicolo e ci troviamo di fronte 10 incappucciati con sciarpa Brescia che non è che ci salutano con baci e abbracci. Cerchiamo di spiegare che a noi della partita ci interessava più o meno zero, poi Fecco ha la fantastica idea di dire a uno dei simpatici ragazzotti “Oh, ma caz vot?”, che tradotto significa “Scusi lei, ha gentilmente bisogno di me?”. Finisce la frase e parte uno sberlone che non fa un bel rumore. Passano alcuni minuti di serena caccia all’uomo, io e Tebbo Junior piazzamo uno scatto che non scorderemo più, Tebbo resta a far due “chiacchiere”, Fecco si rialza. Saliamo in macchina, finiamo il rosario, scarichiamo paura, rabbia e adrenalina. Vi chiederete cosa c’entra tutta sta storia con la foto di un giovanissimo Andrea Pirlo. C’entra, eccome se c’entra. Al 70′ del secondo tempo il giovanotto, entrato nella ripresa, incanta tutti con una giocata da cineteca, Diana fa l’1-1 e il Rigamonti capisce che tra i suoi figliuoli ce n’è uno speciale… Andrea lascia il calcio tra 3 giorni, dopo aver vinto tutto e incantato il mondo nel mondiale 2006 nel quale pratica uno sport diverso da tutti gli altri. La sua è arte, non calcio. Grazie Maestro, è stato splendido vederti pennellare in campo, oggi ripensando a quella domenica di pioggia a me viene alla mente il cazzottone preso da Fecco e quel fenomeno che ho visto nascere…
Grazie Maestro! La volta in cui perdemmo Lumezzane-Modena e vedemmo la nascita di Andrea Pirlo…
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Gian Paolo Maini
Gian Paolo Maini è editore e direttore della testata parlandodisport.it che ha fondato nel marzo 2014. Classe 1979, diventa giornalista nel 2008 ed inizia con la carta stampata per poi proseguire con radio e tv, di cui si occupa ancora. Scrive il suo primo libro "La prima corsa di Enzo Ferrari" nel 2013. Ha creato eventi sportivi e culturali con la propria agenzia di comunicazione ed oggi continua a farlo come libero professionista. Dal 2014 é Responsabile Ufficio stampa di Modena Volley, dal 2018 é Direttore della comunicazione di ACI Modena e manager del gruppo Radio Pico/distrettobiomedicale.it
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