Dopo un’annata difficile, conclusasi con un insperato undicesimo posto, il Sassuolo punta a migliorare di gran lunga le prestazioni offerte l’anno scorso. I neroverdi sono stati la squadra che ha segnato di meno in campionato, solamente 29 i gol realizzati, la terza peggiore per passaggi riusciti e possesso palla medio. Per poter fare meglio, la dirigenza neroverde ha puntato su un restyling del piano dirigenziale, dello staff tecnico e della rosa.
Il mercato
Gli acquisti: Djuricic (c, Benevento, 0), Di Francesco (a, Bologna, 10), Sernicola (d, Ternana, 0,2), Odgaard (a, Inter, 5), Ferrari(d, Sampdoria, f. p.), Lemos(d, Las Palmas, 0,5), Trotta (a, Crotone, f. p.), Ricci (a, Crotone, f. p.); Scamacca (a, Cremonese, f. p.), Sbrissa (c, Cremonese, f. p.), K. P. Boateng (c, Eintracht, 0), Bourabia (c, Konyaspor, 2,5), Boga (c, Chelsea, 2,5), Magnani (d, Juventus, p), Brignola (a, Benevento), Babacar (a, risc. Fiorentina, 10), Marlon (d, Barcellona, 6).
Le cessioni: Politano (a, Inter, 5+20), Falcinelli (a, Bologna, 10), Marson (p, Palermo, f. p.), Mota Carvalho (a, Entella, f. p.), Acerbi (d, Lazio, 10 + 2), Mazzitelli (c, Genoa, p.), Goldaniga (d, Frosinone, p), Ricci (a, Benevento), Bandinelli (c, Benevento), Ragusa (a, Verona, p), Missiroli (c, Spal), Frattesi (c, Ascoli, p), Letschert (d, Utrecht, p.), Cassata (c, Frosinone, p).
Dopo la scommessa Bucchi e la certezza Iachini, i dirigenti del Sassuolo hanno optato per un tecnico che portasse in dote idee tattiche simili a quelle del rimpianto Di Francesco. Il profilo individuato è stato quello di Roberto De Zerbi, reduce da una sfortunata stagione al Benevento, con cui ha fatto intravedere buone trame di gioco, il più delle volte non raccogliendo quanto meritato.
Per poter rivoluzionare la rosa, il Sassuolo ha dovuto far fronte anche ad uscite importanti. Sono stati ceduti infatti Acerbi alla Lazio e Politano all’Inter. I due erano giocatori simbolo della squadra neroverde e l’attaccante è stato il top scorer della passata stagione, con 12 gol all’attivo. A queste due cessioni si sono aggiunte anche quelle della bandiera Missiroli, di Mazzitelli, Goldaniga, Ricci, Ragusa e Letschert, tutti giocatori che erano utilizzati come prime o seconde scelte.
Per conformare la squadra al credo tattico del nuovo allenatore, il direttore sportivo Giovanni Rossi e il direttore generale Giovanni Carnevali si sono mossi costantemente sul mercato, cercando profili funzionali al gioco di De Zerbi. Sono arrivati dal Benevento due dei pupilli del tecnico bresciano, Brignola e Djuricic, mentre, per sopperire alla partenza di Acerbi, si è deciso di puntare su Ferrari, in ritorno dal prestito alla Sampdoria, su Magnani e su Marlon, acquistato dal Barcellona. A centrocampo sono stati presi Bourabia e Boga, mentre per l’attacco è stato acquistato a parametro zero Kevin Prince Boateng, oltre al riscatto di Babacar dalla Fiorentina.
Lo schieramento tattico
Nel precampionato, come nelle prime due partite ufficiali della stagione, il Sassuolo si è schierato con il 4-3-3, che sarà il modulo di riferimento per questa annata. Al centro della difesa giocheranno Ferrari e Lemos, con Lirola e Rogerio ad agire sulle fasce. A centrocampo l’allenatore bresciano ha molte soluzioni tra cui scegliere: Bourabia, Sensi, Duncan, Boga e Djuricic possono alternarsi nel ruolo di mezzala, mentre Locatelli è il perfetto sostituto di Magnanelli nella posizione di regista. In attacco, i titolari delle prime due partite sono stati Boateng, Di Francesco e Berardi, ma molto presto vedremo all’opera anche il giovane Brignola e, nelle gare più bloccate ci sarà bisogno della fisicità di Babacar in mezzo all’area di rigore.
Questo non esclude che il Sassuolo possa schierarsi con moduli di gioco differenti. De Zerbi si è sempre dimostrato un allenatore attaccato più ai principi di gioco che al tipo di formazione schierata. Lo scorso anno, l’allenatore bresciano ha schierato il Benevento anche con una difesa a tre, che potrebbe essere riproposta in Emilia.
De Zerbi vuole che la sua squadra controlli la partita con il pallone e che riesca a creare degli spazi all’interno della difesa avversaria, muovendosi in maniera fluida. Disorganizzando la retroguardia è possibile fornire soluzioni di passaggio multiple ai compagni. Il dominio del pallone è finalizzato all’attrazione del pressing avversario, per far sì che si creino spazi da attaccare attraverso verticalizzazioni veloci. All’interno di questo sistema di gioco diventa fondamentale il ruolo che svolge Kevin Prince Boateng come “falso nove”. Con la sua tecnica e la sua abilità nel gioco spalle alla porta, è stato più volte capace di addomesticare i passaggi verticali e, nonostante la pressione avversaria, a smarcare i compagni involati verso la porta.
Le ambizioni
Come per le passate stagioni, il Sassuolo non si è posto traguardi. L’unico obiettivo dichiarato è quello di assimilare il gioco del proprio allenatore e superare l’undicesimo posto dell’ultimo campionato, facendo meglio sotto il punto di vista tecnico e realizzativo.
Nel lungo termine, il presidente Squinzi si augura di mantenere lo status di squadra di media classifica, con la possibilità di ingresso in Europa. Un altro obiettivo dichiarato è quello di proporre un calcio offensivo e del lancio e della crescita di numerosi giovani.