L’esperienza insegna. O forse no. Il calcio italiano ha ancora negli occhi quel 6 novembre 2017, giorno in cui il Modena Calcio, all’epoca in Serie C, perdeva la quarta partita a tavolino del suo campionato e veniva radiato dallo stesso, con conseguente fallimento e una storia che conosciamo bene. Da tutta quella vicenda, il calcio ha avuto una grandissima opportunità: imparare la lezione per evitare che quanto accaduto nella città della Ghirlandina, non succeda mai più. Un’opportunità che, evidentemente, non è servita a nulla.
Il campionato di Serie C 2018/2019 si avvia al giro di boa, pronto ad aprire i battenti al girone di ritorno e al consueto mercato invernale. Ma le luci dei riflettori sono altrove, almeno in Emilia e in Calabria. Sì, perché a Piacenza e a Reggio Calabria ci sono due società nelle stesse condizioni (o quasi) di quel “famoso” Modena. I problemi delle due società, ovviamente, non sono venuti fuori nelle ultime settimane, ma erano bensì note già ad inizio stagione.
Ed è per questo che la lezione “Modena” non è servita. Con recidività, si è deciso di sperare che le cose si potessero sistemare. E invece? Invece, a poco più di 100 km da Modena, nel girone “A” di Serie C, è iniziato il fuggi fuggi generale in casa Pro Piacenza. Il presidente Pannella sta firmando i nulla osta ai tesserati che, inevitabilmente, domenica contro la Pro Vercelli non scenderanno sul prato del “Garilli”. Una cifra debitoria che pare si aggiri attorno agli 850mila euro. All’orizzonte c’è una marea di punti di penalizzazione e futuro che definirlo nero è quasi un eufemismo.
Spostandoci al sud la situazione non cambia, anzi. Siamo nel girone “C”, a Reggio Calabria, dove i tesserati della Reggina, di comune accordo con l’Assocalciatori, nella giornata odierna ha diramato un comunicato che lascia poco spazio alle interpretazioni. “I calciatori ancor oggi non hanno ricevuto il pagamento delle mensilità di settembre, ottobre e novembre 2018”, si legge nella nota, dove si sottolinea anche “l’inaccettabile e insostenibile condizione lavorativa”. Di conseguenza, i calciatori hanno dichiarato lo stato di agitazione preannunciando lo sciopero nella giornata di domenica 23 dicembre 2018 (giorno del derby in campionato contro la Vibonese). E sempre in questo girone, pare ci siano problemi (gli stessi) anche in casa Matera.
Senza entrare, ancora più di quanto già non abbiamo fatto, nel dettaglio di queste due crisi, ci chiediamo come sia possibile che soltanto un anno dopo il disastro “Modena”, non solo ci si ritrovi nella stessa situazione, ma addirittura siamo davanti a due squadre con gli stessi problemi. Da parte nostra facciamo un grosso in bocca al lupo a Pro Piacenza e Reggina, auspicandoci che in qualche modo, presto o tardi, possano uscire da queste vicende. E perché no, in bocca al lupo anche alla Lega Pro, per quello che dovrà fare nei prossimi giorni e per il lavoro di risanamento di questo sistema.