La prima parte di stagione del Sassuolo è stata la perfetta raffigurazione del processo di crescita di una squadra giovane, con forti individualità e con un’identità di gioco ben definita, ma che manca ancora di esperienza e lucidità nei momenti decisivi delle gare. I neroverdi sono partiti forte in campionato, aiutati dal fatto che nessun avversario fosse pronto a contrastare lo stile di gioco costruito da De Zerbi, tredici i punti conquistati nelle prime sei giornate. In quel momento i neroverdi si trovavano nelle posizioni nobili della classifica ed erano considerati seri pretendenti per un posto in Europa, sfruttando anche l’infallibilità del loro attacco, con quattordici reti segnate e una media di 2.33 a partita. Dalla vittoria con la Spal, alla sesta giornata di campionato, però qualcosa si è inceppato nel meccanismo perfettamente oliato del Sassuolo: il crollo verticale della condizione atletica e l’infortunio di alcuni giocatori chiave fino a quel momento, Boateng e Duncan, hanno rallentato notevolmente il gioco dei neroverdi, che sono diventati più prevedibili in attacco. A questo va aggiunta anche la mancanza di concentrazione di una difesa che più volte ha concesso reti agli avversari nei primi dieci minuti di gioco. Dalla sesta giornata alla diciannovesima, il Sassuolo è riuscito a vincere solamente due volte contro Chievo e Frosinone, conquistando 12 punti in 13 giornate: una media da salvezza. Se l’attacco sta continuando a segnare con regolarità (30 reti segnate in totale), la difesa continua ad essere il punto debole della squadra: nelle ultime due partite contro Roma e Atalanta, il Sassuolo ha concesso ben 9 reti e i singoli difensori continuano a mostrare numerose lacune dal punto di vista della concentrazione. Il girone d’andata dei neroverdi si può quindi dividere in due parti: un avvio scoppiettante, che ha messo in mostra tutte le qualità di una squadra giovane e che vuole sempre mantenere il predominio sulla partita, e un declino, dato dalla mancanza di condizione di numerosi giocatori e dalla carenza di esperienza, inevitabile, se si parla di una rosa composta da giocatori che hanno un’età media di 24.8 anni, e che può essere colmata attraverso il tempo. Se De Zerbi riuscirà a risolvere almeno in parte i problemi del Sassuolo, la formazione neroverde potrà tornare tra le pretendenti per un posto in Europa, o almeno per una posizione nella parte alta della classifica.
Sassuolo, avvio di stagione scoppiettante poi il calo: il bilancio del girone d’andata
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gabrielezacchi
Gabriele Zacchi nasce nel 1995 a Modena e si ammala di sport. Studente di economia aziendale presso l’università di Modena.
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