Poteva essere una ghiotta occasione per allungare sulla Revivre Milano, invece il colpo non riesce all’Azimut Leo Shoes, apparsa in notevole difficoltà contro Monza, dalla quale esce sconfitta per 1-3.
Al termine del match, queste sono state le parole di Simone Anzani: “Bisogna accettare che abbuiamo perso per 3-1 con Monza. Pensavamo di aver fatto dei passi in avanti la settimana scorsa e dopo la gara settimanale di Champions, ma ci siamo sbagliati perché abbiamo giocato proprio male. In tutti i fondamentali abbiano fatto più fatica di loro ed è una costante degli ultimi mesi. Dobbiamo trovare una soluzione perché il momento clou sta arrivando e ci dobbiamo fare trovare nelle condizioni migliori. Dobbiamo fare un’analisi di squadra ed essere lucidi e cercare di trovare questa maledetta quadratura del cerchio. In alcune cose dobbiamo migliorare e pretendere qualcosa in più in battuta-muro-difesa perché le partite si vincono con la continuità. Io non sono l’allenatore e devo pensare di fare bene in campo. Io non guardo il calendario ma cerco di pensare a me e alla squadra per cercare di venire fuori da questa situazione. Nel nostro terremoto l’epicentro siamo noi“.
Tine Urnaut ha commentato così la partita: “Non stiamo giocando bene a pallavolo. Eravamo quasi sempre avanti nei set ma poi abbiamo subito il ritorno dei nostri avversari. Hanno fatto delle cose buone ci hanno sorpassato trovando il coraggio di lottare. Noi non siamo stati lucidi alla fine e potevamo chiudere i set a nostro favore. Abbiamo fatto fatica in troppi fondamentali e Monza ha giocato meglio. Mi risulta difficile parlare. Nessuno di noi è soddisfatto, non lo siamo neppure quando vinciamo. C’è da dire che abbiamo giocato molto tesi e fatto una enorme fatica. Cercheremo soprattutto in questo momento di fare qualcosa di positivo perché siamo i primi a soffrire di questa situazione. É necessario alzare il nostro livello di gioco se vogliamo vincere. Aspetteremo che ritornino i giocatori infortunati per cercare di fare quadrare il cerchio. Bisogna lavorare giorno dopo giorno e cercare di farci trovare pronti in vista dei play-off“.
Velasco ha rivolto queste parole ai microfoni della stampa: “Sono andato perché era giusto che gli stessi vicino, erano in difficoltà. Però io sono arrabbiato perché si può giocare male ma non con la paura. Che abbiamo dei problemi nel gioco è chiaro, ma volevo vedere aggressività quando le cose andavano male. Eravamo bloccati. Non perché non volevamo, ma perché proprio non riuscivamo. Il problema è come abbiamo perso. Non voglio che si ripeta una partita così. Voglio vedere una reazione, voglio vedere la mia squadra che lotta come un leone. Alla nostra gente dobbiamo almeno una squadra che lascia tutto quello che ha in campo. L’impegno da parte dei nostri ragazzi c’è stato, ma abbiamo avuto un blocco psicologico che non ci ha permesso di far vedere le cose buone che facciamo in allenamento. Credo che dobbiamo rispondere da squadra. Ci sono giocatori con più temperamento di altri, ma dobbiamo rispondere tutti. Quello che mi fa più male è vedere che il nostro pubblico continua a riempire il palazzetto. La società e gli sponsor fanno un lavoro straordinario. Giocare a Modena è difficile, c’è pressione, ma il Pala Panini non può fare più di così, ha cantato tutta la partita“.