Symbol Amatori Modena 1945, Filippo De Tommaso resta in gialloblu e sarà il capitano
“Ho deciso di rimanere per portare Modena in A1. La fascia da capitano è un onore”
Filippo De Tommaso vestirà la maglia della Symbol Amatori Modena 1945 anche nella prossima stagione ed erediterà la fascia di capitano da Giampiero Capalbo. Il ‘numero 10’ gialloblu ha spiegato i motivi della sua scelta, le motivazioni in vista della prossima stagione ed infine ha concluso anche con un pensiero in ricordo di Alice Amadei, mamma dei fratelli Gavioli, scomparsa prematuramente.
Sensazioni sulla tua permanenza, cosa ti ha spinto a restare a Modena?
“Ho creduto due anni fa nel progetto della società e, anche dopo l’ultimo anno vincente ma senza promozione, continuo a farlo. Meritavamo la A1, meritavamo altri palcoscenici. Purtroppo la situazione attuale non l’ha permesso, ma ciò deve spingerci a volerlo ancora più fortemente quest’anno. La società mi ha chiesto di restare e io stesso avevo le medesime intenzioni perchè tengo a questa maglia e perchè il lavoro qui era incompleto. Portare Modena nella massima serie rimane il mio obiettivo e spero lo sia per tutti”.
Secondo te come si sta muovendo la società per il prossimo campionato?
“Penso che la società si stia muovendo nella direzione corretta, che è già stata delineata l’anno scorso. Quella di allestire una squadra in grado di potersela giocare con tutti, una squadra che deve ambire a risultati notevoli. Nonostante mancheranno sicuramente dei grandissimi giocatori e uomini che hanno lasciato la squadra, e che sono difficilmente rimpiazzabili, sono state confermate pedine importanti ed è arrivato un giocatore di caratura internazionale come il ‘Papa’ Fernandez. Sono certo che la società continuerà a lavorare in questa ottica per rinforzare la squadra, dando comunque spazio all’inserimento dei giovani”.
Sarai capitano, un’ulteriore responsabilità. Come la affronterai? E proprio da questo punto di vista il gruppo è il giusto mix tra giovani e più esperti, come vedi la tua figura e come ti rapporterai con gli altri tuoi compagni?
“Sono onorato e orgoglioso di poter indossare la fascia di capitano. È uno stimolo enorme per entrare in pista, ad ogni partita, con la forza e la voglia di dare tutto per questa maglia e per i compagni. Il compito principale di un capitano è quello di dare l’esempio, anche in ogni singolo allenamento, e farò in modo di meritarmela. Essere il dopo Capalbo è una motivazione in più perchè è e rimane un grande capitano, una grande persona e un grande amico. Cercherò di rapportarmi allo stesso modo, come ho sempre fatto, con i più giovani e i più esperti perchè tutti hanno la stessa importanza all’interno della squadra. So di poter contare su gente matura, al di là dell’età, e un gruppo di amici pronti a sostenersi”.
Che consigli ti senti di dare ai più giovani in vista della prossima stagione?
“Nonostante sia anche io ancora abbastanza giovane, so che non è facile per un ragazzo accettare qualche decisione, ricevere delle critiche e aspettare tante partite per una chance. I giovani necessitano di credere in loro stessi e questo è quello a cui vorrei arrivare perchè tutti hanno le potenzialità per giocare a questi livelli. È fondamentale, però, impegnarsi e dimostrare ad ogni allenamento la propria forza di volontà e il proprio valore. Se una volta non va, ci sarà sempre una rivincita ed è questo il bello dello sport. Sempre giocando a mente libera e divertendosi ma dando tutto quello che si ha”.
Obiettivi personali e di squadra per la prossima stagione?
“Il principale obiettivo personale è quello di aiutare a portare Modena, come già detto, in A1. Indossando la fascia, vorrei poter essere un punto di riferimento per tutti i ragazzi, e ciò mi porterà a crescere anche personalmente. L’obiettivo della squadra deve essere quello di raggiungere almeno i playoff. Arrivati lì, ogni traguardo è tangibile e possibile. Il girone è molto duro, ci sono squadre importanti e campi difficili. Dovremo pensare partita dopo partita a guadagnare sempre più punti, con la consapevolezza di poterne raccogliere 3 ogni sabato, soprattutto davanti ai nostri tifosi. Infine, vorrei mandare un abbraccio a Davide e Lele Gavioli, grandi giocatori di questo sport, oltre che amici, per la scomparsa della dolce mamma Alice”.