A seguito delle dichiarazioni del capitano del CUS Modena di Calcio a 5, secondo il quale la promozione della Bazzanese in C2 non è un epilogo giusto, il dg della società rossoblu Andrea Canaider ha preso parola per replicare.
“Credo che parlare di giustizia o ingiustizia a fronte di una situazione grave come quella post-covid sia fuori luogo, per quanto riguarda il mondo dello sport. Capisco perfettamente l’amarezza di chi non è stato promosso, poiché non è stato il campo a decretarlo fino in fondo. Tuttavia, quella scelta dalla federazione è una valutazione meritocratica. Infatti, seppure la differenza nella media punti sia piccola (0,02), fino a prova contraria la Bazzanese è la squadra con la miglior media punti. Comprendo che possa dar fastidio, dato che chi era al comando della classifica prima dello stop non ottiene il passaggio di categoria, però per trovare un giusto vincitore del campionato le squadre devono essere giudicate alla luce delle stesse condizioni. Ciò significa che sarebbe poco corretto giudicare la Bazzanese alla pari di CUS Modena e Nonantola se queste ultime hanno giocato una partita in più. È assolutamente vero che sul campo entrambe ci hanno battuto e anche meritatamente, dimostrando di essere buone squadre. Ma un campionato è fatto da tante partite, non dallo scontro diretto e basta. Lo scontro diretto è importante nel caso in cui a fine campionato le squadre siano a pari punti. Se ragionassimo per soli scontri diretti allora, per assurdo, la Lazio dovrebbe vincere lo scudetto perché ha vinto lo scontro diretto con la Juventus, malgrado i biancocelesti siano secondi e la squadra di Sarri sia prima. Purtroppo, penso che troppo spesso si parli a caldo, nonostante comprenda benissimo il rammarico di chi non ha vinto il campionato. Nessuno avrebbe voluto che la competizione finisse in questo modo, tutti avremmo preferito concludere il campionato andando a giocarcela in casa di CUS Modena e Nonantola. E credo che vincere questi scontri diretti fosse nelle doti della squadra di mister Berti. Quindi non vedo il senso di parlare di partite singole e scontri diretti, quando in realtà c’era ancora tanto da giocare. Non ritengo assolutamente che le nostre avversarie siano state “scippate”. È stato applicato lo stesso regolamento per tutti, lo stesso criterio utilizzato anche per i campionati nazionali. Sono davvero curioso di sapere cosa avrebbe pensato il capitano del CUS Modena se fossimo stati a parti inverse. Vorrei sapere cosa avrebbe valutato se fossero stati loro a -2 dalla vetta, dovendo ancora recuperare un match contro una squadra sulla carta abbordabile, e fossimo stati promossi noi con una partita giocata in più. Una valutazione giusta e meritocratica si ha, facendo riferimento a un’ipotetica situazione in cui ogni squadra ha disputato lo stesso numero di gare. Lo scontro diretto è inutile in questo caso. Avrebbe senso se, a parità di match giocati, fossimo stati promossi malgrado gli scontri diretti fossero in favore di CUS Modena e Nonantola, ma non in una situazione in cui noi abbiamo una partita in meno. Un campionato è costituito da più fattori quali media punti e algoritmi e noi, dati alla mano, eravamo la squadra messa meglio sotto questi frangenti. Di conseguenza, trovo sbagliato parlare di “ingiustizia”. Tutto al più, posso accettare che si parli di “sfortuna” che la pandemia ha fermato tutto. I valori in campo si valutano tenendo conto di una stagione intera. Altrimenti una squadra che per assurdo conquista il campionato vincendo tutte le partite, tranne una persa 25-0, dovrebbe ritenersi inferiore all’unica compagine che non ha battuto, cosa che sarebbe insensata. Poi, ovviamente, anche io avrei preferito vincere sul campo, e credo che saremmo stati in grado di farlo, ma purtroppo questo nessuno può dirlo, ergo dobbiamo attenerci ai numeri. I numeri dicono che la Bazzanese può festeggiare e lo fa! Ora è giusto festeggiare e preparare la nuova stagione”.