Il mondo dei dilettanti è in attesa di capire quali saranno le decisioni che verranno prese in merito ai vari campionati: le ipotesi sono quelle di una sospensione momentanea oppure di terminare anticipatamente la stagione. Tra gli addetti ai lavori che si sono espressi, in particolare nel campionato di Eccellenza, il sentimento che adesso prevale è quello di mettere fine all’attuale stagione sportiva.
Il primo ad esprimersi pubblicamente, qualche giorno fa, è stato il presidente dell’Arcetana Alex Spaggiari: “Questa emergenza Coronavirus è più grande di noi, la salute collettiva ha assoluta precedenza sulle tematiche che riguardano il calcio. Bisognerebbe prendere in seria considerazione l’idea di terminare qui la stagione agonistica. Troncare la stagione dispiacerebbe a tutti, noi comrpesi, ma ora i problemi sono ben altri e quindi sarebbe saggio costatando che non ci sono più le condizioni per proseguire serenamente. Ci auguriamo che a livello federale venga fatta la cosa giusta per il bene di tutto il movimento”.
Sono due, invece, le possibili soluzioni da poter attuare secondo il presidente del Fiorano Michele Iacaruso, intervistato nei giorni scorsi dalla “Gazzetta di Modena”: “Da aprile in poi si riparte mettendo dei paletti attentamente valutati con il supporto degli enti locali oppure la Federazione deve assumersi la responsabilità di annullare la stagione e dalla prossima si riparte da capo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda della proposta fatta dal presidente dell’Arcetana è anche Fabrizio Tagliavini, direttore sportivo della Folgore Rubiera, che oggi ha rilasciato queste dichiarazioni: “Condivido in pieno la proposta lanciata da Alex Spaggiari. Nel contesto emergenziale che stiamo vivendo, la chiusura anticipata e definitiva dell’annata 2019/2020 sarebbe un segnale di serietà e maturità da lanciare a tutti. Il calcio, indipendentemente dalla categoria ma soprattutto quello dilettantistico, adesso non può essere una priorità e la Figc deve prendere atto dell’attuale situazione e troncare l’annata sportiva senza tentennamenti. Se i campionati terminassero qui non cascherebbe certo il mondo”.