Fabio Ferrari è uno dei quattro soci della BFP Sport, l’agenzia formata da avvocati modenesi che ha la procura di Jeremy Menez, il colpo più importante del mercato della Serie B, annunciato oggi dall’ambizioso presidente della Reggina Luca Gallo. Insieme a Fabio Ferrari, che vive ed esercita da anni a Roma in BFP sono presenti Domenico Beraldi, Marco Bigretti e Giorgio Patta. Della realtà made in Modena abbiamo parlato con l’avvocato Ferrari.
Come nasce l’idea di BFP e come si è evoluta?
“Siamo appassionati di calcio e abbiamo sempre avuto l’idea di buttarci in qualche operazione calcistica. L’avvocato Beraldi aveva già contatti importanti nel mondo del calcio per cui noi, che siamo tutti ex colleghi, ci siamo incontrati quasi due anni fa e ci siamo mossi coltivando contatti e con la fortuna di fare due operazioni importanti, tra le tante portate a termine . La prima quella di Mastour che era svincolato e abbiamo deciso di rilanciarlo, ottenendo la sua procura e portandolo alla Reggina che gli ha fatto un contratto triennale. La società è molto fiduciosa e crede in lui. L’operazione più grande è stata quella di riuscire a riportare in Italia un giocatore di livello come Menez, colpo importante della Reggina anche dal punto di vista mediatico. Poi, abbiamo iniziato a muovere contatti su campionati minori e giovanili con osservatori che cercano ragazzi per poi realizzare i loro sogni”.
Avete avuto contatti con le realtà modenesi?
“Sì. Abbiamo avuto un contatto con il mondo giovanile del Sassuolo, mentre con Modena e Carpi abbiamo avuto contatti diretti con i direttori sportivi. Fondamentalmente l’occasione per confrontarci con loro è stata quella del mercato invernale”.
Il mondo del calcio spaventa? E’ più facile o difficile di quello che ci si immagina?
“E’ come sembra cioè difficile e molto competitivo. Per riuscire a raggiungere dei risultati bisogna avere grandi competenze, conoscenze e lavorare bene. Le componenti da considerare sono tante ed è un settore molto conosciuto, ma come avvocati eravamo già abbastanza preparati”.
Adesso, da quattro avvocati del nostro territorio, ci aspettiamo il primo colpo “modenese”.
“Magari, sarebbe bellissimo. Ovviamente, dal punto di vista soprattutto giovanile l’Emilia-Romagna e il Lazio, visto che lavoro a Roma, devono essere le nostre regioni di punta per lo scouting e la scoperta di giovani. Se riuscissimo a fare operazioni con le prime squadre emiliane sarebbe la ciliegina sulla torta”.