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Sfruttare il momento per mettere in ghiaccio la permanenza in Serie B e, chissà, provare una rincorsa a qualcosa di più proprio in extremis. Il Carpi affronta sabato al Cabassi il Pescara in una sorta di scontro diretto fra due formazioni distanti in classifica di un solo punto, ma ben più distanti per quanto concerne il momento che stanno vivendo. I biancorossi hanno aperto una striscia di quattro risultati utili consecutivi, anche se con una sola vittoria, mentre gli abruzzessi sono reduci da due sconfitte esterne e tre pareggi interni negli ultimi cinque match. L’arrivo di Serse Cosmi sulla panchina del Delfino aveva portato un cambio di ritmo dopo sei sconfitte consecutive, ma ora gli effetti di questa cura sembrano essere svaniti, anche perché la squadra si sta ritrovando a dover far fronte a tanti problemi legati agli infortuni. Nella lunga lista degli indisponibili o dei giocatori alle prese con percorsi riabilitativi in questi giorni si è aggiunto anche il centravanti Ferdinando Sforzini, a riposo per una lombalgia. La sua presenza non dovrebbe essere ìn dubbio sabato, ma è chiaro che con gli uomini contati si fatica a preparare match importanti, anche perché l’elenco degli assenti si allunga con Bocchetti e Cutolo che nei giorni scorsi non si sono allenati in gruppo causa problemi familiari. Come se non bastasse, poi, la mancanza di risultati importanti ha già messo sull’attenti giornalisti locali e non che stanno scatenando le prime voci su un possibile ritorno di Zeman sulla panchina pescarese. Logico che Cosmi non l’abbia presa bene e ad inizio settimana il verace tecnico ha indetto anche una conferenza stampa dove ha espresso chiaramente il suo pensiero sulla situazione.
Deve sfruttare quindi il momento il Carpi, anche perché Bepi Pillon ha preso in mano la squadra e la sta plasmando secondo le sue necessità. I limiti sotto porta della rosa biancorossa che fatica a concretizzare la mole di gioco talvolta creata permangono, come nella gestione Vecchi, ed allora il nuovo tecnico ha reso più solida la fase difensiva arrivando a pareggi importanti come quello di sabato a Siena, contro un avversario che voleva a tutti i costi i tre punti. Non è certo stata la partita più spettacolare dell’anno questa per il Carpi, ma un punto è meglio che nulla e in Serie B, come noto, smuovere costantemente la classifica alla fine premia. Ora, però, c’è il primo match ball salvezza: un successo sul Pescara chiuderebbe ogni discorso e, chissà, proietterebbe i biancorossi verso un tentativo di rimonta alle zone nobili della classifica. Difficile, forse impossibile, ma una volta archiviato il primo obiettivo puntare in alto non costa nulla.