La difesa
Il ruolo principale della squadra in difesa è sicuramente quello del lanciatore. Il lancio del lanciatore dà il via all’azione di gioco. Egli deve cercare di lanciare la palla all’interno della zona di strike del battitore, cioè di quel rettangolo immaginario situato sopra il piatto di casa base e che in altezza va dalla parte bassa delle ginocchia fino al petto del battitore.

Se ci riesce e il battitore non colpisce la palla, viene contato uno strike. Lo stesso accade quando:
- il battitore gira la mazza senza colpire la palla (swinging and miss), anche se questa era stata lanciata fuori dall’area di strike;
- il battitore colpisce la pallina, ma la manda in territorio foul.
Al terzo strike, il battitore è eliminato. Il terzo strike non si assegna in caso di battuta in foul (a meno che non si tratti di un tentativo di bunt finito in foul, oppure la palla sia solo sfiorata dalla mazza e il ricevitore la prenda), perciò il battitore può teoricamente continuare a battere foul all’infinito, senza che questo porti alla sua eliminazione. La battuta è considerata foul anche se casca in territorio buono, ma rotola fuori dal campo prima di aver superato le basi. Al contrario verrà considerata buona (fair) se casca in territorio foul, ma rientra nel diamante.
Se il lancio non passa per la zona di strike e il battitore non gira la mazza, viene contato un ball. Al quarto ball il battitore ha diritto ad andare in prima base ricevendo una base ball (walk), spingendo in seconda il corridore che la sta eventualmente occupando.
I modi più usuali in cui la squadra in difesa può eliminare i giocatori avversari sono i seguenti:
- il lanciatore realizza il terzo strike (strikeout o più semplicemente “K”);
- la pallina battuta viene presa al volo da un difensore, cioè prima che tocchi terra (fly out); la presa al volo può essere realizzate ovunque, anche sugli spalti.
- dopo una battuta in territorio valido, un difensore che ha conquistato il possesso della palla tocca una base forzata prima che il battitore o uno qualunque dei corridori la raggiungano (ground out), oppure tocca con il guantone contenente la palla o con la palla stessa il corridore (tag). La base forzata è la prima, dopo una battuta a terra, e tutte le altre che eventuali corridori sono costretti a raggiungere per il fatto che la prima deve essere liberata. L’eliminazione per toccata può anche avvenire perché il lanciatore, invece di lanciare a casa base, assiste a un interno che copre una base occupata da un corridore avversario. I corridori infatti, prima del lancio, tentanto di guadagnare metri preziosi e quindi possono essere eliminati per gioco di pick off. A volte il corridore è preso fra due basi e si parla di gioco di trappola, durante il quale i difensori si scambiano ripetutamente la palla per avvicinarsi e eliminarlo.
Una giocata difensiva può comportare anche due eliminazioni consecutive (doppio gioco) o, più raramente, addirittura tre (triplo gioco).
Uno spettacolare doppio gioco difensivo
Nel link che segue un video che spiega tutte le regole in modo semplice.
https://www.youtube.com/watch?v=Rji7VKFAOw4
L’arbitro
Nel baseball l’arbitro è colui che decreta l’ufficialità della partita, controlla i line up e tiene conto del punteggio. Decreta l’inizio e la fine della gara ed ha la libertà di bloccare il gioco in qualsiasi momento. Ogni qual volta vi è un’azione di gioco è tenuto a esprimere un giudizio ed è suo dovere mantenere sereno il decorso della partita. Il numero degli arbitri in una partita varia in base al livello di gioco, nelle serie minori è sufficiente la presenza di un solo arbitro, ma nelle serie maggiori come ad esempio la MLB o la IBL il numero degli arbitri può arrivare fino a sei: uno per ogni base e due per gli esterni. In gergo ogni decisione arbitrale viene denominata “chiamata”. L’arbitro di casa base (detto “arbitro capo”) è posto dietro il ricevitore a casa base. La sua funzione è quella di giudicare il lancio e decidere se la palla è in zona di strike o meno (in tal caso è ball). Nel caso di sviluppo di un’azione con arrivo del corridore a casa base sarà sua competenza giudicare l’arrivo del corridore e dichiararlo eliminato (out) o salvo (safe) ed, in questa ultimo caso, attribuire alla squadra in attacco un punto segnato. Gli arbitri sulle basi di norma chiamano gli out sulle basi e applicano altre regole minori (come ad esempio l’applicazione del balk). Gli arbitri situati nella zona esterna chiamano gli out fatti dagli esterno e decidono se la battuta è in territorio buono o in territorio foul in base alla posizione in cui la palla, dopo che viene battuta, rimbalza rispetto alle linee di foul. Se non sono presenti gli altri arbitri l’arbitro di casa base è tenuto ad effettuare le chiamate che di norma spettano a loro. Nella terminologia americana l’arbitro di baseball viene chiamato umpire e questo lo differenzia da tutti gli altri analoghi in altri sport acconumati dal termine “referee”.

Filmografia.
- L’idolo delle folle (The Pride of the Yankees), regia di Sam Wood (Stati Uniti d’America, 1942)
- L’ultima sfida (The Babe Ruth story), regia di Roy Del Ruth ,(1948)
- Il ritorno del campione (The Stratton Story), regia di Sam Wood (1949)
- Facciamo il tifo insieme (Take Me Out to the Ball Game), regia di Busby Berkeley (1949)
- Prigioniero della paura (Fear Strikes Out), regia di Robert Mulligan (1957)
- Batte il tamburo lentamente (Bang the Drum Slowly), regia di John D. Hancock (1973)
- Il migliore (The Natural), regia di Barry Levinson (1984)
- Otto uomini fuori (Eight Men Out), regia di John Sayles (1988)
- Bull Durham – Un gioco a tre mani (Bull Durham), (1988)
- L’uomo dei sogni (Field of dreams), regia di Phil Alden Robinson (1989)
- Major League – La squadra più scassata della lega (Major League), regia di David S. Ward (1989)
- Major League – La rivincita (Major League II), regia di David S. Ward (1994)
- The Babe – La leggenda (The Babe), regia di Arthur Hiller (1992)
- Ragazze vincenti (A League of Their Own), regia di Penny Marshall (1992)
- Campione per forza (Mr. Baseball), regia di Fred Schepisi (1992)
- Angels (Angels in the Outfield), regia di William Dear (1994)
- The Fan – Il mito (The fan), regia di Tony Scott (1996)
- Ed – Un campione per amico (Ed), regia di Bill Couturie (1996)
- Gioco d’amore (For Love of the Game),regia di Sam Raimi (1999)
- Hardball, regia di Brian Robbins (2001)
- Un sogno, una vittoria (The Rookie), regia di John Lee Hancock (2002)
- Mr. 3000 (Mr. 3000), regia di Charles Stone III (2004)
- L’amore in gioco (Fever Pitch), regia di Peter e Bobby Farrelly (2005)
- Gli scaldapanchina (The Benchwarmers), regia di Dennis Dugan (2007)
- L’arte di vincere (Moneyball), regia di Bennett Miller (2011)
- Di nuovo in gioco (Trouble with the Curve), regia di Robert Lorenz (2012)
- 42 – La vera storia di una leggenda americana, regia di Brian Helgeland (2013)