Maggio 1943. La marea è definitivamente cambiata: cacciate dall’Egitto e cacciate anche dalla Libia le truppe italo-tedesche del Generale Von Arnim sono accerchiate in Tunisia dagli anglo-americani che dalle coste africane bombardano incessantemente la Sicilia e influiscono anche sul campionato di Serie B, costringendo al ritiro il Palermo, impossibilitato a giocare le gare casalinghe. Il Modena, allenato da Bepi Girani e con alcuni giocatori sotto le armi costretti a giocare con nome falsi per non fare inferocire gli squadristi più accaniti, volava: vinse a Padova (25 aprile) e con lo Spezia (9 maggio), poi inciampò, ad Ancona, e rimase in vetta solo grazie al concomitante scontro tra Brescia e Napoli , vinto dalle rondinelle che ci affiancarono a quota 41, lasciando il Napoli indietro di un punto. Rimanevano due partite: Modena-Brescia e Napoli-Modena. Non si poteva sbagliare e non si sbagliò. I bresciani si presentarono accorti, guardinghi,pronti a colpire in contropiede, ma non ne ebbero modo perché al 3’ Arezzi aprì per Eliani che crossò per Zironi che convergendo al centro non diede scampo a Olivieri. Quattro minuti dopo cross di Neri per Remondini, centravanti di giornata, che fece da torre per Eliani. 2-0 e partita virtualmente finita e primo posto in solitaria con due punti di vantaggio sul Brescia e il Napoli, bloccato sul pari a Udine. Era una posizione invidiabile: sarebbe bastato un punto sotto il Vesuvio per garantirsi la Serie A…
(Liberamente tratto da Modena Football Club 1912-2012, a cura di Filippo De Rienzo, Gilberto Guerra e Alessandro Simonini, Artioli, 2012)
Da La Gazzetta dell’Emilia del 31 maggio 1943
Il campionato di Serie B si concluderà con un torneo di qualificazione? – Il Modena nel confronto col Brescia ha confermato i diritti della sua classe superiore: 3-1
Mettiamo in disparte, per un momento, cartelle ed appunti, onde soffermarci a rievocare il quarto d’ora iniziale della partita, quarto d’ora nel quale si sono palesate per intero le qualità di slancio e di generosità che, collegate alla finezza tecnica dei temi, hanno permesso al Modena, durante questo lungo, laborioso e non ancora concluso campionato, di emergere e di pretendere d’autorità la promozione.
È stato nella fase iniziale, velocissima, caratterizzata dalle insidiosissime puntate dei canarini, che la partita ha avuto il suo marchio nettissimo, sì da stabilire subito il risultato, poi consacrato dal finale. Si può parlare di clamorosa vittoria, tanto più tale perché corollario della magnifica marcia dei modenesi. Tenace gara condotta nel primo tempo con iniziativa continua del Modena e spezzettata nella ripresa da alterni tentativi dei bresciani. Ma il risultato, la vittoria del Modena era ormai un fatto sicuro nel primo tempo, sicché il vanto dei canarini di aver saputo contenere, nella seconda fase, le puntato condotte con tanta vivacità dall’ospite, rispecchiano una tattica difensiva che aveva ragione d’essere, Tattica che può essere discussa in quanto non vi è miglior difesa che l’offesa, ma che ha consentito ai gialli di non sprecare tutte quelle energie che saranno loro necessarie domenica prossima sul campo del Napoli, dove una loro sconfitta — in previsione anche del successo del Brescia che ospiterà l’Alessandria — significherebbe un prolungamento del campionato.
Gara, quella di ieri, che dai primi 45 minuti girati con ritmo vertiginoso e contrassegnati dalla netta superiorità dei gialli, alla, ripresa in cui ogni tentativo bresciano di raggiungere il pareggio è stato neutralizzato, ha entusiasmato il pubblico, accorso folto come non mai, accresciuto da sostenitori della squadra ospite, da molti bolognesi e da falangi di sportivi della provincia.
Fulmineo inizio dai gialli
Contro un avversario che iniziava guardingo per studiare il punto debole dei gialli e quindi tentava di inferire il colpo decisivo, il Modena ha aperto subito il libro delle sue intenzioni. Intenzioni chiare, limpide: di liquidare senza esitazione la partita, Realizzatore, di prepotenza, è stato prima Zironi, poi ha aumentalo il vantaggio il biondo… Leoni. Quella che per il Brescia era stata dapprima una tattica di prudenza, si trasformava ben presto in agitata o convulsa manovra. Manovra che faceva anche pervenire gli attaccanti in area canarina, ma così nervosa da facilitare il compito dei difensori. Intanto, i gialli non davano tregua e, consapevoli del valore dell’avversario, gettavano nella tenzone, resa più faticosa dal caldo veramente estivo, ogni loro energia per consolidare il punteggio, al che riuscivano allo scadere del tempo con la terza rete ad opera di Bulgarelli.
Era logico, dopo tanta fatica, che le squadre, nella ripresa, rallentassero la girandola delle azioni che nel primo tempo non avevamo concesso respiro. Questo rallentamento ha fatto sì che il gioco, nel suo assieme, riuscise più monotono –a questo ha notevolmente contribuito la tattica difensiva dei gialli – ma non meno appassionante. Infatti, il Brescia — squadra forse eccessivamente nervosa ma indubbiamente in possesso di grandi qualità, prima fra tutte ramala del cuore — non si è dato assolutamente per vinto, facendo appello alle risorse di tutti i suoi reparti si è gettato d’impeto contro il fortilizio di Lusetti, obbligando le linee modenesi ad impegnarsi per non vedere neutralizzato il risultato prima conseguito. La rete di Arcari — per realizzare la quale, mentre non sono valsi oltre venti minuti di gioco di squadra, è stato sufficiente un calcio di punizione su un fallo banale — ha poi spronato gli ospiti a tentare il tutto per il tutto, ma nelle loro poco frequenti ma insidiose puntate Zironi e C. hanno fatto capire che a distanze raccorciate il Modena avrebbe saputo andare ancora più la là. Nel gioco convulso, la tecnica delle squadre non è emersa gran che, mentre maggior luce si è proiettata sulle prestazioni individuali. E forse con meno rabbia, con meno nervosismo dall’una e dall’altra parte potevano essere concretate azioni congegnate per la rete.
Sempre, però, calcolando anche i due pali – uno per parte — la distanza sarebbe rimasta quale era e quale doveva essere per rispecchiale esattamente la differenza delle due squadre in campo.
Risultato quindi giustissimo. sancito dal fischio finale di Fois, un arbitro che si è fatto ammirare per l’energia con la quale ha diretto il difficilissimo incontro.
La compagine dei canarini
Ancor prima di riprendere le cartelle degli vogliamo passare in rassegna le prestazioni dei nostri atleti. Incominciamo dal portiere: tempestivo, dinamico, nulla gli è da rimproverare. È stato più di una volta a tu per tu con gli avversari intervenendo con energia ed agilità.
Davanti a lui ecco Galli, il miglior uomo in campo. A lui, capitano della squadra, va anche il merito di aver saputo trasfondere sui suoi uomini quell’entusiasmo, quello spirito di bandiera che è il primo segreto di ogni successo e la cui assenza può costare — come è costata — amare delusioni. Quindi, bravo Galli! Certi suoi interventi hanno strappato l’applauso a scena aperta. Accanto a lui ha tenuto benissimo il proprio ruolo Nicolini, ormai padrone di una classe cui non può far timore attacco di sorta. La mediana è stata particolarmente ammirata nella ripresa. Malinverni, Neri e Vellani, un complesso di tre uomini dall’azione limpidissima e di una continuità esasperante per l’avversario, se prima erano stati preziosi per il quintetto, ancora di più lo sono diventati per il triangolo difensivo. L’attacco si è distinto nelle due ali. Zironi è stato indubbiamente l’uomo di punta che più è emerso in campo, palesando un grado di forma degno della maglia azzurra che rivesti nei tempi migliori. Leoni, da parte sua, ha per parecchie volte avuto la meglio sull’avversario diretto ed è stato un costruttore intelligente ed efficace. Gli interni hanno saputo imbastire un gioco aperto e variato; di più, Bulgarelli è stato l’autore di una rete bellissima e a Robotti si devono molti passaggi ed allunghi di pregevole fattura. Il terzino improvvisato centro-attacco ha fatto del suo meglio e, considerata la diversità dei due ruoli, c’è da stupirsi per quanto ha reso. Quindi, tutti da lodare i canarini, tutti degni di essere finalmente ricompensati da un risultato concreto del quale siamo certi sapranno essere meritevoli anche a Napoli, dove l’infausta prova di Ancona dovrà essere cancellata con la conquista di quel punto, che, da solo, basterà a rendere definitiva la tanta agognata promozione.
Venendo al Brescia dovremo ripetere che il Modena è stato assai contrastato nella conquista del successo. Lo abbiamo accennato più sopra scrivendo del secondo tempo. Gli azzurri manifestavano apertamente le loro intenzioni e che essi avessero più dì una speranza di passare dal Marzari lo indicava l’eccezionale presenza di tanti loro sostenitori.
Del Brescia e delle reti
Un Brescia dalla meditata azione, un undici che non si scompone, una squadra di campioni in possesso di temperamento ed esperienza, che è stata, però, tradita anche dai nervi quando si è trovata di fronte all’avversario superiore tecnicamente e dallo slancio incontenibile. Per questo, forse, il Brescia ha deluso, in quanto non ha fatto vedere gran che di quel tanto che dell’unità si decantava dopo l’acceleramento della sua marcia.
Venendo agli uomini, diremo che Olivieri si è ben comportato, anche se la terza rete subita può sembrare in parte a lui imputabile. Ottimi il terzino Pettermann e il mediano Parazzolo. All’attacco l’ala sinistra Calzolai e Arcari vanno citati nell’ordine. Questo per dire dei migliori. A tutti, però, non ha fatto difetto la volontà, come indica la foga dimostrata nella ripresa, a gioco fatto. Ed ora qualche cosa della cronaca: dopo tre minuti, col Modena in area bresciana, Vellani lanciava a Leoni, questi centrava a fil di palo e Zironi, con un intervento deciso, batteva Olivieri. Quattro minuti dopo, Neri eseguiva un centro, raccolto di testa da Zago e rinviato a Leoni a mezz’altezza. L’ala sinistra raccoglieva al volo e metteva nel bersaglio con una puntata veemente irresistibile.
Il Brescia appariva sconcertato e il Modena non diminuiva la sua velocità. Continuava, quindi, netta l’iniziativa dei gialli, con sporadiche azioni avversarie di contropiede. In una di queste, al 13°, Calzolai, passato fra le maglie della difesa gialla, passava a Rebuzzi che riprendeva e calciava in rete. Lusetti, tutto solo, sembrava ormai battuto ma con un balzo respingeva, impegnato subito di nuovo da Re Dionigi. Il pericolo era sventato. Reazione immediata, due angoli contro il Brescia, poi, al 14°, Zironi colpiva violentemente la traversa nello spigolo interno. La palla rientrava in campo e veniva allontanata. Batti e ribatti, finalmente, al 41°, Spartaco Bulgarelli, lanciato da Robotti. calciava violentemente in rete. Olivieri si i gettava ma non afferrava la presa. La palla, respinta dal suo corpo, trovava ugualmente la strada buona per oltrepassare il limite fatale.
Nella ripresa il gioco era più equilibrato. Il Brescia, anzi, operato qualche spostaménto, si imponeva e prevaleva, favorito in questo nella prima descritta tattica difensiva del Modena. Soltanto al 23°, gli ospiti, su punizione battuta da Arcari con tanto effetto da rendere vano il tentativo di Lusetti, realizzavano il punto dell’onore, ultimo della giornata. Al termine della gara, tutti gli atleti hanno avuto la loro parte di applausi; di più naturalmente i gialli dai quali il pubblico si è voluto congedare con una calda affettuosa manifestazione di simpatia e di piena approvazione.
La partitissima ha avuto, come s’è detto, una cornice imponente di pubblico; uno spettacolo superbo con un numero di presenze eccezionale che ha fatto registrare il primato degli incassi (126 mila lire). La nostra città ha dato ancora una volta prova della sua tradizionale sportività.
Mario Morselli
MODENA — Lusetti; Galli e Niccolini; Malinverni, Neri e Vellani; Zironi, Robotti, Zago, Bulgarelli e Leoni.
BRESCIA — Olivieri ; Albini e Pettermann; Perazzolo, Cadario e Moretti; Rebuzzi, Bombardieri, Re Dionigi, Romanini e Calzolai.
Arbitro: Fois.
I risultati della Serie B – Sedicesima giornata di ritorno
Udinese – Napoli 1-1
Cremonese – Siena 0-1
Fanfulla – Pescara 4-0
Pro Patria – Padova 1-0
Alessandria – Anconitana 3-1
Modena – Brescia 3-1
Novara – Spezia 1-1
Pisa – Mater 1-1
Riposava Savona.
La classifica
Modena 43; Napoli e Brescia 41; Pisa e Pro Patria 37; Spezia 33; Cremonese 32; Fanfulla 31; Pescara 30; Anconitana, Padova e Alessandria 28; Mater 27; Udinese 26; Novara e Siena 25; Savona 16.
Tabellino tratto da tratto da Modena Football Club 1912-2012, a cura di Filippo De Rienzo, Gilberto Guerra e Alessandro Simonini, Artioli, 2012
XXXIII. Modena-Brescia 3-1 (3-0), Modena, Stadio Cesare Marzari, 30 maggio 1943
MODENA: Lusetti; Galli I, Braglia; Malinverni, Neri, Arezzi; Zironi I, Robotti, Remondini, Bulgarelli, Eliani. All.: Girani.
BRESCIA: Olivieri; Albini, Pettermann; Perazzolo, Cadario, Mariani; Rebuzzi, Arcari IV, Re Dionigi, Romanini, Calzolai. All.: Banas.
Arbitro: Fois di Roma
Marcatori:
Modena: Zironi I (3’), Eliani (7’), Bulgarelli (31’)
Brescia: Arcari IV (68’)
Note: giornata di sole, terreno in buone condizioni. Pubblico foltissimo per un incasso di 126.000 lire.