Foto: www.bolognafc.it
Il Modena lotta per la promozione nella massima serie, mentre nelle zone limitrofe è il caos. Il Bologna dopo la retrocessione e il clima teso che si era formato in città, con i tifosi che si lamentavano con Guaraldi e i giocatori, ora nel caso riuscisse ad iscriversi al campionato di Serie B partirebbe già con un punto di penalizzazione per non aver versato 2,8 milioni di euro di Irpef. Il punto però è proprio questo, riuscirà la squadra rossoblu ad iscriversi al prossimo campionato? I Felsinei nei prossimi giorni si troveranno di fronte ad ulteriori spese tra cui quell per le risoluzioni delle comproprietà, il pagamento degli stipendi e altri costi di vario tipo. Se però come realmente appare la società non ha soldi a disposizione, oltre a saltare alcune di queste spese c’è anche il rischio di non riuscire a partecipare al campionato di Serie B per la stagione 2014/2015 e quindi ripartire dai dilettanti. Dopo la retrocessione, Bologna è ancora più in pericolo. Sull’altra sponda invece c’è la Reggiana, già l’inizio di stagione si era aperto con le polemiche dei tifosi granata che si sono visti “rubare” lo stadio dal Sassuolo e dopo averlo acquistato Squinzi ne ha anche cambiato il nome facendo diventare il Mapei Stadium. Oltre a quello il club granata deve far fronte a molti debiti, nonostante qualche settimana fa il presidente Barilli abbia affermato che la Reggiana è una società sana e può tranquillamente partecipare al campionato di LegaPro, senza rischiare di sparire come successo ad altre squadre negli anni passati. Ha inoltre aggiunto che rimarrà alla guida della società e che la squadra di Reggio Emilia non è in vendita. Su tutta questa vicenda i tifosi però vorrebbero un po’ di chiarezza e sperano che le parole del patron Barilli non siano per tranquillizzare l’ambiente, ma rispecchino la verità.