I microfoni di ParlandoDiSport hanno intervistato Rubens Pasino, eroe della Longobarda.
Buonasera Rubens, martedì sera era presente al Braglia per Modena-Spezia?
“No, non ero presente al Braglia. È da un po’ che non vengo a vedere il Modena, purtroppo. Comunque sono contento, ho visto gli highlights e ho visto un bella squadra”.
Come vede il Modena per il derby di domenica sera?
“Io purtroppo nell’ultimo periodo non sono stato a Modena e purtroppo non sarò presente neanche domenica. È chiaro che se fossi stato presente, l’avrei vista molto volentieri”.
In base alle partite che ha visto, quale giocatore le assomiglia di più?
“Parlare di somiglianze non mi sembra corretto perché il calcio si evolve e le caratteristiche dei giocatori sono diverse. Il giocatore che mi è piaciuto molto quest’anno è stato Molina, che non conoscevo. Non c’entra niente con le mie caratteristiche, ma mi ha impressionato molto. Gli pronostico un buon futuro. È ovvio che anche Babacar è stato il giocatore che si è messo più in luce, ha un grande avvenire”.
Qual è il ricordo più bello che ha di Modena?
“Tantissimi. Di Modena e del Modena ho solo ricordi bellissimi, a partire dalla doppia promozione. Probabilmente la gioia più bella è stata il gol di Ginestra a Brescello perché è stato veramente un momento clou del nostro triennio. Poi ce ne sono stati tanti altri, tra cui Reggio Calabria”.
Passato al Sassuolo, èresente come giocatore di futsal e futuro?
“Continuerò sulla strada del futsal, una grande passione. Non è di sicuro un lavoro, è un hobby che pratico da quanto ho terminato la mia carriera calcistica. Lo praticherò finché potrò. La parentesi Sassuolo è stata un’ottima parentesi, due anni di Giovanissimi Nazionali. Magari potrò tornare a fare l’allenatore delle giovanili da qualche altra parte. Per il momento non c’è niente all’orizzonte”.
Grazie per l’intervista e in bocca al lupo!
“Grazie a te e crepi!”.