Come si è trovato a Carpi, sia con la società che con la squadra?
Mi sono sicuramente trovato molto bene, sia con la società, i giocatori e la piazza. Davvero con tutti quanti. Sono contento del lavoro che è stato fatto e del gioco che abbiamo espresso. La settimana prossima ho appuntamento con il ds Giuntoli e discuteremo del rinnovo, se troviamo l’accordo sarò ben contento di restare sulla panchina del Carpi.
Si poteva portare a casa qualche punto in più in questi tre mesi?
Un po’ di rammarico ce l’ho. Specialmente nella mia seconda partita, in casa contro l’Avellino, avevamo creato una marea di occasioni da gol ma non siamo riusciti ad andare oltre l’1-1. Non so come avessimo fatto a non vincere quella partita. Una vittoria in quel periodo ci avrebbe dato ancora più carica e chissà come sarebbe andata a finire la stagione.
Se dovesse essere confermato, quali sono i suoi obiettivi per l’anno prossimo e quali saranno le basi del suo lavoro?
Il primo pensiero di una società come il Carpi deve essere sempre quello di arrivare a 50 punti, garantendosi così la permanenza nella categoria. Conosco bene la Serie B, bisogna essere realisti. L’obiettivo è la salvezza, qualora poi dovesse arrivare qualcosa in più tanto di guadagnato.
Quale nome vorrebbe che Giuntoli prendesse in considerazione per il mercato?
Devo prima parlare con la società. La filosofia del Carpi è quella di investire, far crescere e dare spazio ai giovani, valorizzarli e quindi venderli. Il primo passo devono essere le cessioni, poi si inizieranno a valutare i rinforzi.