di Lorenzo Marchi
Tre maggio stadio Cabassi quando alle 15:17 circa, il Carpi passa in vantaggio.
Il gol per i tifosi è come ogni altro gol della stagione, bellissimo. La partita è Carpi-Pescara, un match come gli altri, che vale 3 punti preziosi per la salvezza degli emiliani. Nella gioia di quasi tutto lo stadio, in mezzo ai festeggiamenti corali di tutti, c’è una persona che non esulta e non si scompone ma prende appunti in un momento come questo. Quella persona è Eusebio Di Francesco.
Fu quello l’istante che fece scattare la scintilla al tecnico del Sassuolo e man mano che i secondi scorrevano “Totò” attirava sempre di più su di se l’attenzione del tecnico.
Dopo il gol continuò a giocare come ha sempre fatto, correndo, dribblando e ubriacando gli avversari che come ogni sabato faticavano a fermarlo.
Difra (come lo chiamano i tifosi neroverdi) era andato allo stadio per seguire nello specifico la partita di suo figlio, che partiva dalla panchina, ma rimase estremamente colpito dal folletto palermitano tanto da dire poi al proprio direttore sportivo di volerlo tra le 6 punte per la prossima stagione. I contatti sono in fase avanzata tra le due società e il sogno di “Totò” di giocare in serie A si potrebbe presto avverare e il Carpi potrebbe perdere uno dei maggiori protagonisti della storica cavalcata. Tutti i tifosi si augurano il contrario e sperano che il giocatore rimanga per almeno un altro anno a Carpi perché hanno bisogno di rivedere ancora le sue giocate e di esultare ai suoi gol.
Se dovesse partire credo in pochi, si scorderanno il grandissimo gol in tuffo di testa dal limite dell’area contro il Sud-Tirol nei play-off dello scorso campionato. Gol che influì pesantemente nella promozione del carpi in serie B.