Aveva diviso l’opinione pubblica modenese qualche anno or sono, nel suo tentativo sfumato in dirittura d’arrivo di rilevare il Modena dalle mani di Romano Amadei. Non aveva mai nascosto il suo ruolo attivo nel Brescia e il suo amore per quei colori, ma l’imprenditore di Lumezzane Livio Cavagna aveva comunque raccolto attestati di stima importanti da parte del pubblico gialloblù prima che una parte gli voltasse le spalle per la fumata nera arrivata proprio sul rush finale. C’è chi lo paragonò ai tanti personaggi che in quel periodo si fecero pubblicità avvicinando il club senza le necessarie garanzie economiche alle spalle, ma forse non era proprio così. Dalla disperata situazione delle Rondinelle di queste ore, infatti, emerge che Cavagna è assieme ad Ubi Banca il principale creditore del club e della famiglia Corioni. Da fine 2007, infatti, l’imprenditore assieme all’attuale vice presidente Luca Saleri ha iniziato a finanziare il club tramite la Sc Brescia Partecipazioni srl per poi cessare l’attività una volta resosi conto della situazione economica che si faceva via via più complicata. Ora, in una situazione a dir poco drastica, Cavagna sarebbe il salvatore perfetto per tanti tifosi bresciani che lo hanno apprezzato in questi anni, ma nel corso dell’intervista rilasciata a BresciaOggi emerge il quadro di un imprenditore appassionato sì, ma desideroso anche di muoversi solo davanti ad un progetto che lo vede protagonista: “L’ipotesi di un mio sostegno al progetto di John Visendi non corrisponde a verità. La verità è che io un giorno vedrò di prendere il Brescia, se sarà possibile, ma ho finito di finanziare il calcio per gli altri. L’ho fatto in passato e non intendo più farlo”.
Idee chiare per Cavagna che dopo Modena è stato accostato a tanti club, ma spesso senza motivo o, comunque, senza le necessarie basi per chiudere le trattative: “A volte erano inesistenti, altre reali, ma anche in quei casi alla fine c’era il trucco o una barca di debiti da ripianare e non se ne è fatto nulla. Così sono passato per quello che vorrebbe acquistare tutto e alla fine non acquista niente. Quello che vorrei fare qui è guidare il Brescia, la società, alla mia maniera, con le mie idee, ma non sostengo nessuna cordata al momento e non ritengo nemmeno possibile l’eventualità di un mio sostegno”.