Il mondiale brasiliano è a tutti gli effetti entrato nella fase decisiva, con le migliori otto nazionali ancora in corsa per la coppa e un milione di storie da raccontare. Avendo visto quasi tutte le partite (si, ho guardato anche l’Iran), da buon tifoso del Modena ho provato a estrarre, in ottica gialloblu, tutto il meglio che la competizione iridata potesse offrire, stilando una lista di improbabili acquisti da suggerire (senza troppe pretese) alla dirigenza canarina. Dimenticatevi dei vari Messi, Neymar, Robben e Ronaldo perchè nel mio delirio futbolistico ho provato a mantenere una vaga parvenza di razionalità, limitandomi a considerare giocatori che per qualità, stipendio, palmares ed età potrebbero più o meno verosimilmente arrivare sotto la Ghirlandina. Ci addentriamo dunque nei meandri più sommersi del mondiale carioca, luogo da veri hipster calcistici e per questo non stupitevi se alcuni dei nomi che sto per proporre vi sono sconosciuti. E’ tutto normale. Ho scelto di stilare una lista di cinque giocatori, uno per reparto più un jolly. Entriamo nel dettaglio.
PORTIERE: RAIS M’BOHLI
Pinsoglio è insostituibile, ma se il Modena dovesse mai aver bisogno di un altro portiere, Rais sarebbe la scelta giusta. Portiere classe 1986, molto potente fisicamente (189 centimetri per 82 kg) anche se non troppo raffinato dal punto di vista tecnico. Salito alle luci della ribalta grazie all’ottavo di finale contro la Germania in cui ha letteralmente tenuto a galla la nazionale nord-africana con le sue parate, Rais ha giocato su buoni livelli per tutta la manifestazione, cementando le prestazioni difensive della squadra algerina. Dopo aver girovagato per mezzo mondo, passando per Scozia, Grecia, Bulgaria, Giappone e Russia negli ultimi otto anni, Modena potrebbe essere un buon posto dove piantare le tende. Godiamoci le sue parate contro la Germania.
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DIFENSORE: JUWON OSHANIWA
Centrale classe 1990, ha esordito in patria a soli 17 anni e dal 2012 gioca nell’Ashdod, squadra israeliana. Difensore molto fisico, forte di testa, deciso nei contrasti ma anche in grado di accettare l’uno contro uno grazie a una buona velocità di base. Qualche problema di posizionamento e comprensione dei movimenti di reparto sono i suoi più grossi difetti, ma in una Nigeria cosi sbilanciata e così spesso sotto pressione, ha fatto un’ottima figura. Nell’ottavo contro la Francia ha letteralmente annullato Giroud, contribuendo a mantenere il punteggio in parità per quasi ottanta minuti di gioco. Se il tuo sogno è quello di giocare ad alti livelli, l’Israele non può certo rappresentare un punto di arrivo e la guida di Zoboli e Cionek lo aiuterebbe molto nella crescita.
CENTROCAMPISTA: DEANDRE YEDLIN
Esterno classe 1993, gioca in patria nei Seattle Sounders come terzino ma in una sua ipotetica futura esperienza italiana sarebbe probabilmente utilizzato come esterno di centrocampo. Specimen atletico a dir poco impressionante, nei pochi minuti che gli sono stati concessi al mondiale ha stupito tutti dimostrando una velocità, una facilità di corsa e un controllo mentale della situazione disarmanti. Per fare un paragone vicino ai tifosi canarini, rappresenta la versione a stelle e striscie del Molina visto a Modena quest’anno. Molto meno tecnico e trattatore della palla di Sasà, è però sembrato altrettanto abile e naturale nella corsa e nella capacità di arrivare sul fondo. Ragazzo con enormi margini di miglioramento, in patria guadagna la miseria (si fa per dire) di 80.000 dollari l’anno, cifra non entusiasmante se di mestiere fai il calciatore. Sembra che su di lui si siano già poggiati gli occhi dei grandi club e Modena potrebbe rappresentare un primo approccio al calcio europeo.
ATTACCANTE: ENNER VALCENCIA
Prima punta ecuadorena classe 1989, attualmente milita nel Pachuca, squadra messicana con la quale nell’ultimo campionato ha messo a segno 16 gol in 21 partite. Finalizzatore, mobile, non aiuta molto la squadra nella costruzione della manovra ma si muove molto bene senza la palla e negli ultimi sedici metri. Grande fiuto del gol, è uno di quegli attaccanti molto freddi sottoporta che non hanno bisogno di molti tocchi per buttare la palla dentro. Vi viene in mente una squadra che nell’ultima stagione ha fatto molto bene grazie alla propria coppia d’attacco, ma a cui proprio uno di questi due giocatori verrà a mancare? A 26 anni, Valencia potrebbe essere pronto al salto in Europa dopo una vita in America latina, e Modena potrebbe essere la destinazione adatta.
JOLLY: CARLO COSTLY
Giocatore di culto se ce n’è uno. Seconda punta classe 1982, dopo una vita passata in giro per il mondo (è passato con naturalezza dall’Honduras al Messico, dalla Romania agli Stati Uniti), nel 2014 è tornato in patria dove attualmente milita nel Real Espana. Giocatore abbastanza anarchico ma dotato di buona fantasia, è diventato celebre grazie a una giocata contro l’Ecuador che ha “inventato”, denominata appunto la costlyna. Navigando su internet, ci si rende conto che Costly ha fatto di questa giocata un vero e proprio marchio di fabbrica, messo in atto ben da prima del mondiale brasiliano, il che lo ha reso immediatamente idolo personale e spero di molti di voi. Nel video che segue possiamo ammirare tre minuti abbondanti di costlyne. Impossibile non amarlo.