foto gazzotti , articolo di Sandro Bellei scovato da Gilberto Guerra
– 21 aprile 1969 – 20 aprile 1969
MODENA-CATANIA 1-1 – Alla fine il caos – Gol di Toro e Grossetti – Assediato l’arbitro
MODENA: Colombo; Vellani, Landini; Franzini, Borsari, Barucco; Iseppi, Merighi I, Console, Toro, Braglia.
CATANIA: Rado; Cherubini, Limena; Strucchi, Buzzacchera, Vaiani; Grossetti, Pereni, Girol, Volpato, Trombini (Secondo portiere Fisichella, nr. 13 Cavazzoni).
Arbitro: Mascali di Desenzano.
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Modena, 20 aprile.
Mascali di Desenzano si ricorderà per parecchio tempo il pericolo che ha corso oggi a Modena. Al termine dell’incontro che il Catania ha potuto pareggiare (1-1) solamente grazie ad un calcio di rigore, concesso per un fallo di mano al limite dell’area quantomeno discutibile commesso da Borsari, che, in quel momento era ostacolato altrettanto fallosamente dal centravanti Girol, è rimasto per un paio d’ore assediato nel suo spogliatoio, mentre il pubblico prima tentava e poi riusciva a scardinare l’inferriata rinforzata del recinto. Solamente l’intervento delle forze dell’ordine ha potuto evitare incidenti più gravi, forse addirittura quel linciaggio che al Braglia non è mai stato commesso ma che oggi è stato pericolosamente sfiorato. Il pubblico, esasperato dalle decisioni del direttore di gara, che, dopo la concessione del rigore al Catania, trasformato, al 33° della ripresa, da Grossetti con un imparabile rasoterra sulla destra di Colombo, ha perso completamente la testa, espellendo prima Buzzacchera per offese (al 38°) poi Landini (al 40°) per un intervento falloso su Perani, non ha tollerato che la squadra dì Cavazzuti sia stata defraudata di un successo che aveva largamente meritato e che era stato legittimato, anche dopo il gol di Toro, al 21° della ripresa, grazie ad un netto predominio territoriale.
Purtroppo, pare proprio che quest’anno debba essere l’anno-no del Modena. Da una vittoria, che avrebbe significato un altro sensibile passo avanti verso la salvezza (i due punti di oggi avrebbero consentito ai giallo-blu di sedersi sul terzultimo gradino della classifica e di conquistare, così, il teorico diritto allo spareggio per la retrocessione) si è passati ad un pareggio ugualmente utile ma che risulterà dannoso anche e soprattutto per le conseguenze che avrà sul morale della squadra e per l’inevitabile espulsione di Landini, frutto inequivocabile del nervosismo generale scaturito dalla piega che ha assunto l’incontro al momento del ristabilimento della parità. Il Modena non meritava tanta sfortuna. Oggi ha giocato la sua onesta partita. Ha segnato grazie ad una prodezza del solito Toro, ma ha attaccato con convinzione e concentrazione per quasi tutto l’arco dell’incontro. Lo dimostra il bilancio delle conclusioni a rete: 4-2 quelle dentro lo specchio della porta, 9-1 quelle fuori.
Ed ora quel po’ di cronaca che basta. Al 18°: primo intervento di Rado su un tiro di Console imbeccato da un corner di Iseppi (7-3 alla fine a favore dei giallo-blu, primo tempo 4-2). Al 3° della ripresa: Iseppi serve bene Braglia, che sciupa di testa, colpendo male e favorendo l’intervento di Rado; al 21°, cross teso di Landini verso Rado, che esce di pugno e respinge la palla venti metri più avanti ma sui piedi di Toro che sfrutta al volo l’occasione ribattendo prontamente a rete con un tiro a parabola che supera la barriera dei difensori catanesi e si insacca; al 33°, spiove un cross innocuo di Vaiani in area giallo-blu, Girol si protende all’indietro per controllarla e commette un fallo su Borsari, il quale, sbilanciato, tocca la sfera con la mano circa mezzo metro oltre la linea fatidica: Mascali non ha esitazioni e fra la sorpresa generale (mentre i catanesi se ne stanno zitti per paura che il direttore di gara cambi opinione) indica il dischetto del penalty, nonostante Barucco e gli altri giallo-blu gli si affollino intorno e Iseppi tenti anche di consultare il guardalinee: l’incarico del tiro è affidato a Grossetti, che batte imparabilmente sulla destra. Al 38°, Landini, colpito da Pereni, reagisce e lo stende con un pugno. Mascali sbaglia di nuovo, mandando negli spogliatoi solo il giallo-blu. Sono le prime avvisaglie degli incidenti che scoppieranno più tardi. Al 40°, per pareggiare il conto, espelle anche Buzzacchera per proteste ed offese. Cinque minuti dopo è la fine e il pubblico tenta il suo inutile assedio agli spogliatoi, che si concluderà solamente alle 19, quando Mascali riesce ad uscire dallo stadio in incognito su una camionetta della Polizia.
Sandro Bellei