Nella terza giornata valevole per il campionato 2014/2015 di Serie A, il Sassuolo incrocierà le armi con la Sampdoria di mister Mihajlovic, una squadra che nelle prime due uscite stagionali ha raccimolato ben quattro punti, frutto del pareggio esterno a Palermo e dell’ottima vittoria casalinga contro il Torino. Che tipo di squadra arriva dunque al Mapei Stadium? Cosa devono attendersi gli uomini di Di Francesco? Quali sono pregi e difetti dei blucerchiati?
Partiamo dal modulo: nelle prime due partite di campionato, gli uomini di Mihajlovic si sono schierati con un 4-3-3 puro. La linea difensiva davanti a Viviano è composta da Silvestri, Gastaldello, Silvestre e Cacciatore, il centrocampo è formato da Soriano, Palombo e Obiang che supportano Eder, Okaka e Gabbiadini (in alternativa Sansone).
Per idee e caratteristiche, i blucerchiati giocano un calcio molto verticale, e anche se non disdegnano il possesso palla, non sono ossessionati dal controllo della sfera. In fase di possesso mediamente tengono molti uomini sopra la linea della palla, con i terzini che salgono fin quasi alla linea degli attaccanti per garantire l’ampiezza che altrimenti mancherebbe; le due mezzali infatti (soprattutto Obiang) non si allargano molto preferendo l’inserimento centrale, mentre i due attaccanti esterni per caratteristiche non riescono a essere efficaci in posizione di “ala” (Gabbiadini gioca a piede invertito quindi tende a venire dentro al campo, Eder è un giocatore più profondo che comunque gioca a sinistra pur essendo destro).
Un centrocampo così muscolare e dinamico, in grado di “spalmarsi” su tutta l’ampiezza del campo senza particolari difficoltà, permette a Mihajlovic di non sfiancare gli esterni offensivi (soprattutto Gabbiadini) in coperture a metà campo, in questo modo gli attaccanti riescono quasi sempre a essere serviti negli ultimi trenta metri dove possono essere più pericolosi. Restando in tema attaccanti, Okaka è un giocatore molto in forma e che per caratteristiche potrebbe mettere molto in difficoltà la coppia centrale neroverde: autore di un gol incredibile contro il Torino, l’attaccante scuola Roma potrebbe riproporre ai difensori neroverdi gli stessi problemi che hanno affrontato contro Icardi e Osvaldo, giocatori in grado di reggere il confronto fisico ma che al contempo sono abili nell’attaccare la profondità, facendo abbassare molto la linea.
Contro Palermo e Torino, la Sampdoria ha preferito lasciare il possesso agli avversari, scegliendo così di affidarsi principalmente alle ripartenze; detto ciò, non bisogna aspettarsi una squadra catenacciara, rintanata nei propri trenta metri e che lascia completamente il gioco all’avversario. I blucerchiati, infatti, tengono comunque una linea molto alta e sono molto aggressivi nella pressione, forti di un centrocampo che fa dell’agonismo e della fisicità la sua arma principale. L’azione nel video che segue è emblematica: riconquista del pallone nella trequarti avversaria dove gli attaccanti che rimangono alti possono ricevere e puntare direttamente la porta.
http://youtu.be/ajsCM_wyjCs?t=2m10s
I principali punti deboli della banda di Mihajlovic sono due: faticano a costruire gioco contro le difese schierate e hanno problemi a coprire la profondità. Se il primo difetto è la naturale conseguenza del materiale umano che scende in campo, il secondo è un rischio “calcolato” e frutto delle scelte tattiche dell’allenatore serbo. La partita col Palermo ha soprattutto messo in evidenza come la coppia formata da Gastaldello e Silvestre possa essere messa in grande difficoltà se costretta a coprire grandi zone di campo, problema che si accentua se consideriamo che la grande attitudine ad offendere dei terzini li porta spesso fuori posizione. Nei due video che seguono Dybala (pessimo cliente per una squadra di questo tipo), ha vita facile ad attaccare il campo che i blucerchiati si lasciano alle spalle, il che conduce a un gol riuscito e uno sfiorato.
http://youtu.be/hFnTzU_41PI?t=10s
http://youtu.be/hFnTzU_41PI?t=1m13s
In conclusione, le caratteristiche delle squadre fanno pensare a una partita in cui il Sassuolo gestirà la sfera e la Sampdoria proverà a riconquistare palla e ripartire. Fondamentale, a mio avviso, sarà il lavoro degli interni di centrocampo neroverdi, che dovranno essere in grado di sostenere la manovra quando la palla sarà sassolese, e raddoppiare in fascia per evitare che si formino dei pericolosi due contro uno. La Sampdoria è una squadra attaccabile da gente come Zaza e Sansone, e se il Sassuolo giocherà al massimo delle sue possibilità potrà davvero ben figurare.