Basso profilo e concretezza. Il tecnico del Modena Walter Novellino non cerca gioco spettacolare dalla sua squadra, non cerca punti su punti, ma vuole giocarsi al meglio ogni partita e anche un punto in questo momento del campionato è sempre cosa buona guardando al primo obiettivo che per lui deve sempre essere la salvezza. “Ci mancano ancora 45 punti, per prima cosa dobbiamo pensare a questo, poi sappiamo che la Serie B inizia nel girone di ritorno – racconta Monzon nel post gara -. Siamo scesi in campo per portare a casa i tre punti e forse ci sarebbe servito un po’ più di coraggio per farcela. Ad ogni modo noi impersoniamo questo campionato: un pareggio meritato, senza soffrire troppo e alla fine abbiamo rischiato anche la vittoria colpendo con Acosty la traversa”.
Era un momento difficile per il Catania reduce dal cambio di allenatore, ma Novellino non la vede proprio nell’accezione negativa: “Loro devono ancora ambientarsi in questo campionato, si pensava che il cambio di allenatore potesse dare una scossa al Catania e considerato tutto questo sono contento del pari. Appena capiranno la Serie B potranno fare grandi cose, ma non è automatico che una squadra con gente del calibro di Leto, Spolli e Rosina ammazzi il campionato”.
Infine un commento sui rigori negati ai padroni di casa, quelli reclamati da Calaiò per gli interventi di Cionek e Acosty, e sulla doppia espulsione che ha coinvolto sia Novellino che Sannino: “Per me i rigori non c’erano. Sull’espulsione non siamo riusciti a convincere l’arbitro che l’area tecnica era troppo piccola. Sia io che Sannino siamo brave persone e stavamo solo cercando di fare il nostro lavoro”.