Di ritorno dal week end di Gubbio, siamo pronti a raccontarvi che cosa è successo.
Il torneo amichevole si chiama Spirito di Squadra ed è alla sua seconda edizione…vista l’organizzazione e l’accoglienza, siamo sicuri ci saranno molte edizioni a cui noi speriamo di partecipare (anche senza squadra giocante!! 🙂 ).
Squadre 2014: Verona, Piacenza, Città di Castello e Modena.
Finiti i mondiali le squadre sono praticamente al completo, anche se ovviamente l’amalgama manca ancora, visto l’arrivo alla spicciolata di chi era in Polonia.
Semifinali giocate sabato tra Modena e Città di Castello (vinciamo noi 3-0) e Piacenza e Verona (vince Verona 3-1) che fanno vedere in campo tutti i sestetti titolari.
Città di Castello è una squadra giovane che gioca senza patemi e si diverte (e fa divertire).
Verona è forse anche più giovane e ha una serie di picchiatori che fa paura (per informazioni chiedere a Rossini, sopravvissuto a stento a una battuta di Gasparini).
Piacenza invece è anzianotta: ai vecchietti Papi e Zlatanov (che però fanno sempre la loro porca figura, in campo e fuori) si è aggiunto anche Vermiglio, di ritorno dalla Russia e che sa ancora palleggiare abbastanza bene e sembra pure diventato più simpatico.
Poi ci siamo noi: con i nostri nuovi giocatori, italiani e non, che messi insieme fanno sperare in una stagione con discrete soddisfazioni.
Domenica mattina ci siamo dedicati a una visita a Gubbio, che è veramente bellissima; nelle peregrinazioni per musei e stradine, ci siamo imbattuti nelle squadre che gironzolavano come turisti qualsiasi senza affanni e senza negare un sorriso a nessuno (ma questo è il volley, amici!); i più entusiasti di essere al museo sono risultati essere Deroo, che non ha mai mollato il telefonino, e Anzani, che è scappato dalla vista della strada degli innamorati per non rimanere invischiato.
Dopo avere ottenuto la patente di matto ad honorem, torniamo al torneo.
Le squadre mettono in campo delle formazioni riviste con l’inserimento di chi ha fatto più allenamenti insieme, movimentando un po’ la giornata.
Piacenza perde anche da Città di Castello e si avvia verso casa; noi giochiamo contro Verona e, nonostante l’impegno, le prendiamo e arriviamo quindi secondi al torneo. Alla fine della giornata, gli organizzatori danno l’ennesima prova di grande accoglienza regalandoci la stessa cena a buffet offerta ai giocatori…grazie davvero!
Ma cosa ci resta di questa due giorni?
Ci resta un Bruno che gioca il torneo di Gubbio con lo stesso agonismo della finale mondiale tra Brasile e Polonia; un Kovacevic capace di fare film da oscar e altri tipo la Corazzata Potemkin; un Petric che se la sua pipe dopo un giorno con Bruno è così, non vediamo l’ora che sia il 19 ottobre; un Sala che, nonostante la veneranda età, ti schiaffa due o tre interventi in difesa che non si sono mai visti (ma adesso gli serve un carroattrezzi); un Vettori che, quando non ci arriva in attacco, ci mette il muro e la battuta; un Rossini che si immola sulle battute di una Verona che picchia forte davvero; due centrali che, con Bruno, possono diventare grandi; un N’gapeth ancora con l’incazzo mondiale (e la cresta rossa) e una serie di seconde linee che potranno dire e dare tanto per portare la squadra a combattere finalmente per qualcosa di un po’ più grande. E poi ovviamente ci resta la voglia di pallavolo e non vediamo l’ora che sia il 19 ottobre!
E infine ci restano due giorni di risate, di calore, di solidarietà e di nuove amicizie, che non fanno mai male.
A presto amici!