Il Modena lascia Bari con alcune certezze in più, tra queste il fatto che questa squadra può disporsi in campo con vari moduli, anche grazie all’esperienza di Mister Novellino. Monzon sta plasmando la squadra in funzione dell’avversario e in campo i giocatori stanno rispondendo sempre molto bene.
In questo inizio di stagione, anche a causa dei tanti acciacchi e infortuni, il mister di Montemarano è stato spesso costretto a cambiare schieramento sia a gara in corso sia di partita in partita. Da questo punto di vista, la fortuna non sta aiutando i gialloblù, si è passati dal 4-4-2 al 4-3-3, e dal 4-5-1 al 3-5-2, modulo usato a Bari dopo l’espulsione di Beltrame per sopperire all’inferiorità numerica.
La difesa a tre, provata spesso nelle amichevoli infrasettimanali, può essere un’alternativa a quella a quattro, ma la mancanza di centrali non permette a Novellino di continuare su questa strada. In questa ottica, sarebbe fondamentale ingaggiare lo svincolato Denis Tonucci e fra oggi e domani ne sapremo di più, così come affermato da Massimo Taibi ai nostri microfoni. Fino ad ora, con i quattro difensori, il Modena ha dimostrato una grande solidità difensiva e sarebbe un peccato andare a rovinare un meccanismo già rodato dallo scorso anno. La coppia Cionek-Marzorati ha concesso pochissimo ad attaccanti del calibro di Calaió, Ebagua e De Luca, mentre sulle fasce Manfrin cresce sempre di più e Calapai, sostituto di Gozzi, nonostante qualche errore evitabile, lotta e corre dal primo all’ultimo minuto.
La grande abbondanza, invece, di centrocampisti laterali e ali offensive è stata sfruttata in tutti i match disputati e con Schiavone, Salifu e Signori si può certamente dormire sonni tranquilli. Nel reparto offensivo, invece, l’impressione è che il Modena si renda più pericoloso con due attaccanti. E con un Granoche così in forma e così voglioso e grintoso sarebbe un peccato lasciarlo senza nessun sostegno da parte di un’altra punta.