Corsi e ricorsi storici in casa Carpi in vista della sfida di domenica con l’Avellino. I biancorossi affrontano nuovamente gli irpini a tre anni di distanza da un’altra sfida andata in scena il 12 ottobre e a tre anni di distanza dall’unica panchina del vice allenatore o collaboratore tecnico Giandomenico Costi. La curiosità è riportata da La Gazzetta di Modena che ha intervistato lo stesso Costi. Una parentesi come doveva essere, così viene liquidata l’apparizione dovuta all’esonero di mister Maddaloni in seguito alla sconfitta di Taranto e alla conseguente impossibilità di reperire un nuovo tecnico in tempi così brevi. L’allora tecnico ricorda poi lo svolgimento del match: una buona prova con una traversa di Cesca e una sconfitta immeritata ad opera dell’attuale attaccante del Lanciano Thiam.
Costi poi sposta l’attenzione sull’attualità e sul match di domenica mettendo in guardia dal valore dell’Avellino ma al tempo stesso esaltando il Carpi che è più forte dello scorso anno, tutti possono essere titolare e in questa situazionene giova anche l’allenamento giornaliero. Una delle maggiori sorprese per Costi è sicuramente il palermitano Struna, mentre non lo è Castori considerato un grande tattico ed il tecnico più completo con cui ha lavorato a Carpi.
Per quanto riguarda le questioni di campo, invece, i maggiori dubbi si annidano intorno alle condizioni di Raffaele Bianco. Il centrocampista si è sottoposto agli esami di rito dopo l’uscita dal campo per infortunio con la Pro Vercelli, esami che non hanno evidenziato problemi, ma il giocatore certamente non è al top. Il suo affaticamento, pertanto, sarà valutato giorno per giorno e nel caso Bianco non fosse pronto per domenica a scaldare i motori è Mbaye che già lo aveva sostituito a Chiavari dal primo minuto. In difesa rientra Gagliolo a sinistra, in dubbio Suagher al centro, mentre Letizia lotta per riprendersi la corsia destra a discapito di Struna.