Fanno ormai coppia fissa anche davanti ai microfoni i due attaccanti azzurri Simone Zaza e Ciro Immobile, la cui partership si trasferisce per una volta dal campo da gioco alla sala stampa del ritiro della nazionale azzurra, in occasione dell’ormai consueta conferenza di benvenuto. I due attaccanti hanno parlato a lungo del loro rapporto con la maglia azzurra, delle differenze tra calcio italiano e quello tedesco e dell’ombra di Balotelli, attaccante a cui proprio Zaza e Immobile hanno recentemente soffiato il posto. Qui di seguito l’intervista dei due:
Ciro e Simone a quale coppia del passato vi ispirate?
Zaza: «Non voglio fare paragoni, fondamentalmente perchè sono appena arrivato e non ho fatto ancora nulla, sono solo all’inizio. Sono stato fortunato ad aver trovato un compagno di reparto come lui che mi ha aiutato molto. Ci siamo trovati bene fin da subito e c’è molto feeling. Dobbiamo continuare così».
Immobile: «Neppure a me piace fare paragoni. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto nelle prime due partite, ma non abbiamo intenzione di fermarci. Dobbiamo continuare su questa strada».
Come vivete il momento del vostro club?
Zaza: «La realtà dei fatti è che dopo la prima conovocazione abbiamo trovato alcune difficoltà sia personali che di squadra che ci hanno impedito di esprimere le nostre capacità. Personalmente posso dire che ho risentito delle prime due partite a livello fisico e mentale, ma il mio obiettivo è quello di fare bene con il Sassuolo, perché è l’unico modo di poter giocare in Nazionale. Io sto bene a Sassuolo, siamo un gruppo fantastico, anche se lottiamo per altri obiettivi rispetto al Borussia».
Immobile: «All’inizio ero in difficoltà, ma dopo la nazionale mi sono sbloccato e ho trovato due gol in Champions League e cinque partite da titolare. Poi è arrivato anche il gol in campionato. Venire in Nazionale a settembre mi è servito molto dal punto di vista mentale».
Che cosa manca a Berardi per raggiungervi in Nazionale maggiore?
Zaza: «Ha solo vent’anni, dategli tempo! Domenico ha tutti i numeri, ci alleniamo insieme tutti i giorni e conosco il suo talento, forse non se ne rende conto neppure lui. Come molti ragazzi della sua età, ogni tanto commette degli errori. E’ timido e riservato, di certo non un cattivo ragazzo. Domenica scorsa ha segnato una doppietta e se continuerà su questa strada verrà qui anche lui».
Che differenza c’è fra il gruppo mondiale e questo?
Immobile: «Adesso vedo un gruppo più unito e che viaggia all’unisono. C’è l’orgoglio di portare questa maglia».
Che differenze ci sono tra Di Francesco e Conte?
Zaza: «Al Sassuolo sono gioco come prima punta con due esterni, mentre qui giochiamo con due attaccanti veri e propri. Ho avuto delle difficoltà ad ambientarmi con la Nazionale, perchè il modulo e l’allenatore sono diversi ed esprimono due tipi di calcio molto differenti».
Ciro cosa ti piace di Simone?
Immobile: «Fisicamente proprio non mi piace. (ride) Ammiro la sua grinta e la sua cattiveria, ha sempre voglia di arrivare»
Simone cosa ti piace di Ciro?
Zaza: «Ciro è un ragazzo molto umile nonostante le sue qualità. Anche se abbiamo la stessa età, posso imparare da lui la cattiveria su ogni pallone, e la voglia di fare a sportellate con i difensori».
Un aggettivo per la vostra coppia?
Immobile: «Ignorante!»
Zaza: «Non lo dico, troppo volgare…» (ride)
Balotelli è un’ombra sulla coppia Zaza-Immobile?
Zaza: «Mario è uno dei miei attaccanti preferiti. Conosco e ammiro le sue qualità. Io lo vedo come un ragazzo che può stare in Nazionale, non lo considero come un’ombra. Mi piacerebbe poter giocare insieme a lui».
Immobile: «Non scordatevi Destro, Osvaldo, Pellè e altri. Io conosco bene Mario, è un ragazzo a posto, ma le convocazioni le fa il mister».
Rimpianti per il Mondiale?
Zaza: «Mai pensato di andare in Brasile perché il mio campionato era discreto, non ottimo» .
Qual è il gol che sognate di fare?
Immobile: «Quello in Champions all’Arsenal mi ha emozionato molto, ma penso sempre al prossimo».
Zaza: «Non ho avuto la fortuna di Ciro di giocare in Champions, ma se devo sognare in grande penso a un gol in una finale Mondiale».