In città non si parla d’altro da qualche giorno, le prime pagine di giornali e siti internet non fanno che ricordarcelo e anche l’aria sembra improvvisamente più frizzante: in poche parole, è clima da derby. Dopo sette lunghi anni, sette anni in cui i tifosi canarini non hanno fatto che aspettare questo momento, Modena e Bologna torneranno a incrociare le armi in un Braglia che si vestirà a festa per l’occasione. I felsinei arrivano sotto la Ghirlandina da seconda forza del campionato e sono reduci dalla schiacciante vittoria casalinga ai danni del Varese, ultimo tassello in una striscia di risultati positivi che dura ormai da cinque giornate. Forti di una nuova presidenza e degli ultimi cinque turni senza sconfitte, i rossoblu arrivano al Braglia con l’intento di proseguire il loro cammino verso la vetta, ma troveranno di fronte un Modena pronto e determinato. Alla vigilia del tanto atteso derby, con questo breve articolo cerchiamo di analizzare punti di forza e punti deboli della squadra di Diego Lopez, provando ad immaginare quali insidie e quali lacune il Modena dovrà affrontare. Entriamo nel dettaglio:
IL MODULO
Nelle prime nove uscite del campionato cadetto, il Bologna di Lopez è sceso sempre in campo con lo stesso modulo: il 4-3-1-2. Nelle partite con Cittadella e Varese, il Bologna si presentava così:
Davanti a Coppola, i rossoblu sono soliti schierarsi con una linea a quattro composta da destra a sinistra da Ceccarelli, Oikonomu, Maietta e capitan Morleo, ancora in dubbio per il derby e che nelle ultime due partite è stato sostituito da un ottimo Abero. La cerniera di centrocampo è formata da Matuzalem in posizione centrale, Buchel sul centro-sinistra e Zuculini (in assenza di Casarini) sul centro-destra a supporto del trequartista Laribi. Davanti a tutti agisce la coppia di attaccanti formata da Acquafresca e Cacia. Con questa scelta, le idee del mister uruguagio sembrano abbastanza evidenti: avere la superiorità numerica in mezzo al campo e lasciare libere le corsie per le sgroppate dei suoi esterni.
Delle dodici reti messe finora a segno dai felsinei, infatti, addirittura quattro sono frutto del lavoro dei terzini ( 1 gol diretto e 3 assist). Nelle immagini che seguono, si capisce il perchè. La prima foto fa ancora riferimento alla partita col Varese ed è scattata appena prima del gol del tezino sinistro Abero: in nero sono cerchiati di due laterali di Lopez (l’altro è Ceccarelli), entrambi in posizione da attaccanti aggiunti. La seconda delle due immagini non fa che confermare questa idea del tecnico sudamericano: nella sfida contro il Pescara, appena dopo aver recuperato palla i due terzini sono ancora una volta nei pressi dell’area di rigore avversaria per un approccio che definirei zemaniano.
Il Bologna delle prime giornate è sembrata una squadra abbastanza “slegata” dal punto di vista dell’equilibrio; i tre giocatori offensivi (Laribi, Cacia e Acquafresca) sono quasi totalmente svincolati da compiti difensivi e in fase di non possesso si occupano esclusivamente di portare un blando primo pressing sui difensori avversari. Di conseguenza, la quasi totale gestione della fase difensiva è affidata ai sette giocatori più arretrati (linea difensiva più centrocampo) che sono quindi spesso costretti a stringersi molto e lasciare le corsie laterali sguarnite. Emblematica in questo senso è l’immagine relativa alla partita col Cittadella; nell’occasione il Bologna ha appena recuperato palla, ma si può facilmente notare come difensori e centrocampisti bolognesi si dispongano in due linee molto serrate, concedendo deliberatamente l’ampiezza all’avversario.
PUNTI DI FORZA
Nonostante alcuni inevitabili difetti che proveremo ad evidenziare più avanti, Diego Lopez ha avuto il merito di conferire alla squadra rossoblu un’identità ben precisa: sotto le due torri si vuole attaccare. Come accennato in precedenza, il Bologna ama accompagnare l’azione con molti uomini al di sopra della palla (vedi i terzini), il che conduce spesso a soluzioni interessanti. Abbiamo già sottolineato come l’allenatore sudamericano non si privi mai delle due punte supportate da un trequartista, e la mancanza di qualità di palleggio diffuse rendono il gioco rossoblu estremamente verticale. Il video che segue è un estrato della partita contro il Pescara, vinta 3-2 dagli emiliani: in occasione del 2-0 rossoblu si può facilmente notare come il Bologna occupi la metà campo avversaria con ben sei uomini (addirittura in parità numerica rispetto agli abruzzesi) e che con tre passaggi si arrivi a liberare al tiro Acquafresca all’interno dell’area.
http://youtu.be/5M6fthGv9GE?t=19s
Il gol di Cacia che è valso l’1-1 casalingo contro l’Entella è un’ulteriore conferma di questa tendenza: ancora una volta i petroniani occupano la trequarti avversaria con ben otto giocatori e nonostante la difesa ligure sia schierata al limite della propria area, si cerca sempre la palla in verticale.
http://youtu.be/hhYW3jch1dw?t=2m8s
Il Modena dovrà fare estrema attenzione a queste situazioni e probabilmente dovrà accettare, in determinati momenti della partita, di abbassare molto il baricentro per provare a togliere la profondità ai terzini e agli attaccanti bolognesi.
Fondamentale per la manovra rossoblu è la posizione tra le linee di Laribi: sembra che il giocatore ex Sassuolo sia l’unico all’interno del sistema di Lopez con la libertà di svariare a piacimento sul fronte d’attacco per trovare la posizione alle spalle dei centrocampisti avversari. Il giocatore milanese è il principale rifornitore delle punte (già tre assist per lui, tra i quali quello per Acquafresca visto in precedenza) e rappresenta la principale fonte di gioco in fase avanzata della squadra petroniana. Il video che segue rappresenta un perfetto esempio dell’importanza di Laribi nella cosrtuzione della manovra rossoblu: nella partita contro il Latina, il trequartista bolognese conduce un contropiede e serve a Zuculini un pallone solo da spingere dentro.
Ultimo punto di forza, ma non per importanza, è la qualità della squadra di Lopez sui calci piazzati: dei dodici gol realizzati finora da Morleo e soci, ben tre sono frutto dagli sviluppi di calcio d’angolo, con il centrale Oikonomu già autore di due incornate vincenti.
I PUNTI DEBOLI
Ora non bisogna pensare che il Bologna sia improvvisamente diventato il Real Madrid, perchè anche sotto le due torri hanno i loro problemi. Prima di tutto in fase difensiva. Come ormai si è potuto intuire, la squadra felsinea denota alcuni problemi di equilibrio che si evidenziano soprattutto in due particolari situazioni di gioco; in primo luogo, la transizione difensiva. La scelta di portare così tanti giocatori nella metà campo avversaria non può che creare problemi quando si perde palla, soprattutto se i due esterni difensivi si trovano sulla linea degli attaccanti e i centrali di centrocampo non brillano per mobilità (si Matuzalem, sto parlando con te). I risultati possono essere estremamente dannosi per una difesa che, soprattutto con Maietta, non è formata in zona centrale da fulmini di guerra; nel video che segue riportiamo un’azione che, anche se non conduce a un gol, sintetizza perfettamente questo problema dei rossoblu. Nonostante la non eccellente qualità del video (per la quale mi scuso), tra un pixel e l’altro si intravede un giocatore del Perugia (Falcinelli?) che con una semplice accelerazione centrale spezza in due il centrocampo rossoblu e si ritrova al limite dell’area senza grossi problemi.
La seconda situazione potenzialemente vantaggiosa per il Modena è legata alla posizione dei terzini; ai due laterali bolognesi, come abbiamo ormai sottolineato diverse volte, è richiesto di “fare tutta la fascia” e partecipare a entrambe le fasi del gioco, il che, per due giocatori con attitudine prettamente offensiva, porta a evidenti errori di posizionamento che il Modena potrebbe sfruttare. Nel video che segue Ceccarelli commette un evidente errore di posizionamento lasciandosi scavalcare da una palla abbastanza facile e peggiora la situazione non portando pressione sul portatore di palla avversario, che ha tutto il tempo di mettere giù il pallone e servire un compagno all’interno dell’area di rigore.
http://youtu.be/hhYW3jch1dw?t=1m55s
Sulla stessa lunghezza d’onda è l’errore commesso da Abero nella partita contro il Latina: il terzino sudamericano non legge il taglio di Angelo alle sue spalle ed è costretto a concedere un rigore evitabile (che poi verrà parato da Coppola).
Problemi difensivi, dunque, ma anche difficoltà in fase di possesso; i due attaccanti rossoblu, infatti, sono per caratteristiche due giocatori che non sono in grado di essere pericolosi senza il supporto della squadra (a onor del vero questo è n problema anche del Modena). Perchè Cacia e Acquafresca siano efficaci, gli devono arrivare o dei cross o palloni in verticale molto vicini al’area di rigore. Questa loro mancanza potrebbe permettere al Modena di accettare anche un 2 contro 2 in zona centrale ( i difensori canarini sono molto adatti a questa situazione), pur di privare le due bocche da fuoco del sostegno del resto della squadra (vedi Laribi, mezzali e terzini) il che probabilmente ne ridurrebbe quasi totalmente l’efficacia.
CONCLUSIONI
Parlare di tattica prima di un derby, in particolar modo QUESTO DERBY, probabilmente non ha molto senso, ma in fin dei conti si gioca sempre a calcio, e in qualche modo questo influirà. Il Bologna arriva alla sfida di domani con i favori del pronostico, dettati da una classifica superiore a quella canarina e da una striscia di risultati positivi che dura ormai da cinque giornate, ma il Modena sarà trascinato da un fattore campo non trascurabile e dall’esperienza di mister Novellino che farà la differenza. Fondamentale per le fortune canarine sarà la prestazione delle catene laterali, che nel probabile 4-4-2 di Novellino dovrebbero essere in grado di mettere in difficoltà il Bologna. Personalissimo rammarico è l’assenza di Acosty: a mio avviso il giocatore ghanese, per caratteristiche, sarebbe stato devastante sulla fascia, ma sicuramente Monzon sarà in grado di sostituirlo al meglio. L’incertezza è tanta, tutto può succedere, ma se c’è qualcosa su cui non si può dubitare è che questo derby, in questo Braglia, sarà un grandissimo spettacolo. Non ci resta che aspettare domani.