foto vignoli da modenafc.net
Ci sono predestinati che arrivano a calcare i più grandi palcoscenici internazionali perché hanno qualità sovraumane rispetto ai colleghi; ci sono atleti esemplari, invece, che coronano il sogno di giocare tra i professionisti perché riescono a superare i loro limiti. E poi c’è Riccardo Nardini, un tifoso canarino che è diventato claciatore perchè avrebbe dato la vita pur di segnare un una rete sotto la curva Montagnani.
Certe storie d’amore vorresti non finissero mai, nascono quando sei ancora un bambino ed entri per la prima volta in uno stadio col papà. T’innamori di quei colori che porti intorno al collo su un pezzo di lana, e li custodisci nell’anima per tutta la vita. La storia d’amore tra il “Nardo” ed il Modena F.C. è una di quelle che bisognerebbe raccontare nelle scuole calcio, al termine di ogni allenamento, per far sognare i ragazzi di tutto il mondo; per far capire che, in fondo, per realizzare imprese sportive grandiose bastano un paio di polmoni ed un cuore enorme.
C’era una volta un calciatore dilettante di quasi vent’anni che, dagli spalti, vedeva la sua squadra del cuore volare in Serie A. Un amore, quello tra Nardini ed il Club di Viale Monte Kosica, che esiste da sempre, ma che sboccia definitivamente nell’inverno del 2006; quando il cavallo pazzo di Fiumalbo torna sotto la Ghirlandina da giocatore, ed indossa per la prima volta, seppur per pochi mesi, quella maglia che aveva già tatuato da tempo sulla pelle.
Ebbene si! Pochi mesi per sentire il profumo del manto erboso dello stadio Alberto Braglia, perché l’estate in cui diventammo campioni del mondo, il “Nardo” è costretto a salutare la sua città, per tornare a Catania, squadra che detiene il suo cartellino. In Sicilia prima e a Reggio Calabria poi, tocca addirittura l’Olimpo del calcio italiano giocando la massima categoria. Dopo un lungo girovagare, rieccolo a Modena nel 2011, per mettere dentro quel gol, con quella maglia, da sempre un pensiero fisso prima di andare a dormire, da sempre il suo desiderio più grande.
Certe storie d’amore le vedi finire proprio sul più bello, quando tutto sembra procedere a gonfie vele. Quella tra Riccardo Nardini ed il Modena F.C. forse finisce oggi; ma quella rete al settantaseiesimo minuto sotto la sua Montagnani, quel suo sogno realizzato con la maglia canarina stretta in pugno, sarà, senza ombra di dubbio, una delle pagine più belle della storia gialloblu.