Dopo la prima uscita ufficiale si possono esprimere le prime valutazioni sul Modena. Crespo predilige il 4-3-3, ma ha dimostrato che non è un modulo “fisso”. Infatti nel corso della partita, in base anche alle mosse dell’avversario può cambiare, come ieri quando l’assetto tattico è stato modificato schierando il trequartista. La squadra ha una propria identità di gioco e prova a fare la partita mantenendo il possesso di palla, senza lanci lunghi e spingendo molto sulle corsie laterali con i due terzini.
La partita di Coppa Italia ha comunque dimostrato che, nonostante la vittoria, a questa squadra manca ancora qualche giocatore (concetto ribadito anche da Crespo alla vigilia del match) per essere al completo. Il centrocampo, reparto che è mancato nella passata stagione, ha dato buoni segnali. Giorico è stato il migliore e ha dimostrato di poter prendere in mano le chiavi del centrocampo. Bravo tecnicamente e con un’ottima visione di gioco. Doninelli e Belingheri sono entrambi un po’ indietro di condizione, ma anche loro hanno fatto vedere buone cose e quando arriveranno al top della forma saranno giocatori importanti per la categoria. Si attendono però almeno altri due innesti sulla linea mediana perché in panchina, a parte il giovane Sakaj che in corso d’opera farà comodo, c’è davvero poco sia a livello qualitativo che quantitativo.
Nel reparto difensivo, il tecnico argentino in queste prime uscite, al fianco di Cionek ha sempre preferito Marzorati a Gozzi. Per quanto riguarda i terzini, a destra la sorpresa più che positiva è quella di Aldrovandi che ha acquisito personalità e se continuerà su questa strada potrà davvero tenersi stretto la maglia da titolare. A sinistra si attende invece il vice Rubin.
In attacco poco da dire, Pablo Granoche è il solito leader e trascinatore, che ha come sostituti Stanco e il giovane Vestenicky, talento promettente del quale a Roma si parla molto bene. Gli esterni sono tanti e dovranno guadagnarsi il posto: al momento Luppi e Nizzetto sono i favoriti, si attende però il rientro di Mazzarani.