FONTE: GAZZETTA DI MODENA
Ci sono sfide e sfide. Ci sono quelle sportive che i giocatori del Modena affrontano ogni sabato in campo e poi ci sono quelle vere e inesorabili che la vita ti pone davanti, anche quando sei solo un bambino, ma alla malattia non interessa quale sia la tua età. Ogni giorno i bambini del reparto di Oncologia pediatrica affrontano il loro nemico invisibile con coraggio e a testa alta, affiancati dai genitori e dal fantastico staff di medici e infermieri del Policlinico di Modena, che fanno di tutto per rendere la loro permanenza nella struttura ospedaliera il più possibile simile alla vita degli altri bambini. A supportare i piccoli pazienti nella loro quotidiana lotta anche i giocatori del Modena che fatto loro visita, carichi di doni e sorrisi; un pomeriggio speciale, allietato anche dalla presenza della mascotte canarina Ghirlo, che riesce sempre a far sorridere i più piccoli. La delegazione gialloblù era composta dal segretario generale Franco Iacopino, dall’amministratore delegato Marja Caliendo e dai giocatori Tomas Vestenicky, Simone Aldrovandi, Ivan Provedel, Lino Marzorati, Luca Calapai tutti capitanati da Simone Gozzi: «Siamo venuti in un reparto delicato, in cui ci sono realtà difficili: lo abbiamo fatto con la volontà di portare un sorriso a questi bambini eccezionali». Gozzi è anche un donatore Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo): «Lo sono da sei anni e l’anno scorso sono stato chiamato per ulteriori esami perché sembrava fossi compatibili con una persona, ma poi non è andata in porto la cosa. In qualità di calciatori abbiamo un ruolo molto importante anche a livello sociale e dobbiamo essere d’esempio per i bambini». Per quanto riguarda il calcio giocato Gozzi analizza il momento del Modena: «Contro l’Ascoli i miei compagni hanno giocato bene, forse abbiamo sofferto troppo ma ciononostante siamo riusciti a portare a casa i tre punti, anche perché finalmente la fortuna ha girato dalla nostra parte». Sulla classifica Gozzi glissa: «Pensiamo alla salvezza e a raggiungerla il prima possibile, in questo momento è troppo presto per guardare ai numeri. Se ci sarò a Livorno? L’infortunio che ho subito alla caviglia due settimane fa e che mi ha impedito di esserci con l’Ascoli è ormai riassorbito, ho ripreso a correre e farò di tutto per essere a disposizione del mister»