Il capitano è sempre il capitano. Per Francesco Magnanelli la maglia del Sassuolo è come una seconda pelle, 30 anni compiuti pochi giorni fa, 10 dei quali passati con la divisa neroverde. Arrivato in Emilia nel 2005 quando il Sassuolo militava in C2 ha vissuto tutta la scalata fino alla Serie A.
La gavetta se l’è fatta tutta, partito dal Gubbio a soli 16 anni nell’allora Serie C2 è poi passato direttamente in Serie A con il Chievo Verona nella stagione 2002/2003 senza mai debuttare nella massima categoria. Il ragazzo tuttavia non si è dato per vinto decidendo di ripartire dal basso con la Sangiovannese in C1, ma nemmeno qui riesce ad incidere, appena 9 le presenze conquistate. Nella stagione 2005/2006 arrivò il Sassuolo che decise in credere in lui affidandogli subito le chiavi del centrocampo, con lui in campo ecco arrivare immediatamente la promozione dalla C2 alla C1. Appena due anni dopo è tempo del salto in Serie B per la prima volta nella storia del Sassuolo. Ma la scalata non è finita, perché nel 2012/2013 arrivo la promozione del Sassuolo in Serie A, la storia è fatta. Il “Magna” può finalmente debuttare nel calcio che conta nel Settembre del 2013, arrivato “tardi” nel grande calcio se consideriamo che aveva 28 anni. Dal 2005, anno del suo arrivo in Emilia, ha collezionato 361 presenze e 8 gol, e se consideriamo che ha appena 30 anni ha tutto il tempo per aumentare notevolmente questi numeri.
Un esempio sia in campo che fuori: massima dedizione al lavoro, massimo impegno negli allenamenti, sempre disponibile per fare foto e interviste coi tifosi. I giovani in più occasioni, Pellegrini l’ultimo in ordine di tempo, hanno spesso dichiarato che il “Magna” è da prendere di esempio per come affronta gli allenamenti. Un giocatore che parla poco, ma che sa quando e come farlo. Questo è un vero capitano.