Questa scena ci sembra di averla già vista…. come ci è già capitato, arriviamo a sfiorare l’impresa e poi ci ricacciano indietro.
E niente, il palatrento per ora rimane inviolabile per noi. Ma siamo fiduciosi per il futuro.
Di sicuro non è merito del tifo trentino, che si sente solo quando la loro squadra è avanti di almeno 2-3 punti.
E di sicuro il trattamento che riceviamo quando andiamo lì non ha eguali in Italia (e in Europa).
Vogliamo dare la colpa al questore per il buco in cui siamo stati messi? (che tra l’altro non mi sembra neanche così intelligente visto che è molto più vicino agli avversari e meno controllabile di una curva che puoi cordonare completamente). Va bene, diamogliela. Diamogliela anche per i sacchetti di mandarini e le mele che si hanno costretto a lasciare fuori.
Ma sappiatelo, controlleremo ogni partita con ogni tifoseria avversaria per vedere dove mettete gli altri. E ringraziate che al Tempio si vede bene da ogni settore.
In ogni caso, sugli spalti non avete vinto lo stesso, sapete?
E lo striscione…. ma secondo voi faceva ridere? ma per piacere!
Ma torniamo alla partita, che è meglio.
Inutile nascondersi dietro un dito: senza un cambio per i martelli ricevitori, se la partita dura più di 3 set, arriviamo sempre con l’acqua alla gola perchè Nema e Milos avrebbero bisogno di rifiatare ma devono tirare la carretta in questo calendario supercompresso.
Ma questi siamo e dobbiamo resistere.
Per il resto la solita partita a Trento, con tanto nervosismo e voglia di mangiarsi gli avversari da ambo le parti del campo (inviterei Lanza a stare un po’ più calmo che anche se è giovane un coccolone è sempre in agguato, e Antonov a battere così anche in nazionale, grazie).
Invito anche tutti a guardare i video e le foto di gruppo di fine partita dei giocatori trentini e l’eleganza dei gesti che fanno a dimostrare una volta di più la loro sportività e il rispetto per l’avversario. Ma verrà il giorno in cui tutto questo vi tornerà indietro, con gli interessi. E saranno tutti cazzi vostri.
Ci vediamo mercoledì al Tempio, che c’è Piacenza!!!
#finoallafineavantigialli
un tabù da sfatare
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Irriducibiligialloblu
Rubrica semiseria di un gruppo che vive il volley come una bella malattia. Anche se l'Italia, si sa, è un Paese di allenatori di tutti gli sport, cercheremo di non farci prendere dalla frenesia di improvvisarci giornalisti e vi racconteremo cosa succede al Palasport (e non solo) dal punto di vista del tifoso irriducibile, nel bene e nel male con una buona dose di ironia perché, in fin dei conti, andiamo alla partita soprattutto per stare insieme e divertirci.
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