La prima di andata contro la squadra turca Halkbank Ankara non è stata così buona, non solo per la sconfitta che brucia come la carne sullo spiedo del kebab, ma anche per la paura dell’esplosione della bomba durante la partita non troppo lontano dal palasport di Ankara, ma sufficiente per non arrecare danni fisici ai tifosi e ai giocatori delle due squadre.
Una trasferta che le Carrozze sottorete non hanno potuto organizzare, per problamatiche spazio-temporali ed economiche, ma sofferta sia per il risultato sia per la paura dell’attentato.
La partita di ritorno di campionato contro la Lube Cucine Marche Civitanova non è stato altrettanto buona, combattuta ma persa. La situazione psico-fisica della squadra non è delle migliori e il calo è iniziato giusto dopo la vittoria della Coppa Italia a Milano.
Tante sono state le critiche e le scusanti tra i commenti dei tifosi sui social network, tra cui “abbiamo comunque già vinto due Coppe non lamentiamoci”. Verissimo! Forse questa frase sarebbe stata più funzionale a fine play-off, adesso è un po’ prematura e magari qualcuno potrebbe prenderla come un motivo per una “resa incondizionata” lasciando andare tutto il resto. Lottare sempre, arrendersi mai. Questo anche il motto dell’Associazione. I ragazzi che ne fanno parte per anni hanno lottato, per ottenere un ruolo di tifosi più presente possibile non solo nelle partite in casa al Palapanini, ma anche nelle trasferte più accessibili, quelle che si possono definire medio-lunghe. Le Carrozze sottorete DAG e PVK hanno ancora sufficiente voce per urlare, fino alla fine avanti gialli e lo faranno fino alla caduta dell’ultimo pallone, che sentenzi vittoria o no.
In attesa di riunirsi davanti la televisione per vedere la partita di mercoledì contro Perugia, l’Associazione ricorda che sono rimaste le ultime sciarpe con la coppa Italia.