di Fabio Sala
Cosa capiamo dolo la gara della Malesia? beh, facile. Domenica da dimenticare per la Ferrari. Domenica storica per la Red Bull che fa doppietta e torna a vincere dopo la vittoria di Verstappen a Barcellona. Domenica da dimenticare per Hamilton, domenica da incorniciare per Rosberg, che esce dalla Malesia con 23 punti di vantaggio sul suo rivale, a 5 gare dalla fine. Un buon gruzzoletto da conservare fino all’ultima gara.
Concentriamoci sulla Ferrari. Cosa dire? L’errore di Vettel (perchè ahimè di questo si tratta) è forse dovuto a foga di dimostrare che la Ferrari c’era per questa gara? Frustrazione? Nervosismo per una macchina che fatica in qualifica sul giro secco e in gara deve sempre accontentarsi di un terzo posto se va bene? Chi lo sa. Sta di fatto che nell’anno in cui Marchionne aveva detto che la rossa avrebbe vinto il Mondiale, non solo siamo dietro alle Mercedes, ma il mondiale costruttori ci vede terzi dietro anche le Red Bull (che con questa doppietta e lo zero di Seb allunga il distacco a 46 punti). E nella classifica piloti Ricciardo è terzo davanti a Raikkonen e Vettel con un distacco di 44 punti dal primo e 51 dal secondo. C’è poco da salvare in questa stagione, con 5 gare al termine. La casa di Maranello non ha mai saputo sfruttare le occasioni che si sono create per vincere a causa di problemi delle frecce d’argento (pochi per la verità). Ma comunque la Rossa non ha mai saputo stare lì ed approfittare. Pensare di sbandierare in giro di vincere il mondiale in una stagione in cui il regolamento cambiava di pochissimo è stato un po’ azzardato. Forse ha illuso i tifosi e ha cercato di dare responsabilità alla squadra del reparto corse. Mettere un po’ di quella pressione che serve per ottenere i risultati. La prima gara in Australia avrebbe potuto dare un senso diverso a questa stagione se la bandiera rossa e la strategia Mercedes di cambiare le gomme durante il tempo morto non avessero rovinato il piano Ferrari. Certo è che stare a parlare di cosa è successo non serve a nulla. Per le aspettative forse è stata pure una stagione andata peggio del 2014, in cui le rosse di Alonso e Massa erano abbastanza inguardabili.
Dal prossimo anno cambierà il regolamento come tutti sappiamo (e a proposito di regolamento, cambiamo anche la virtual safety car che fa solo del gran casino). Bisogna sfruttare al meglio tutti i punti meno espliciti per creare una macchina competitiva da dare ai due campioni del mondo. Perchè non scordiamoci che in Ferrari abbiamo due campioni del mondo, non gli ultimi arrivati di certo. Date una macchina competitiva a questi due men in red che poi al resto ci pensano loro sicuramente. Il fatto positivo è che già settimana prossima si corre in Giappone e c’è la possibilità di riscattarsi. Però non si può sempre rimandare alla gara dopo o all’anno dopo. Prima o poi bisogna anche dimostrare che il lavoro fatto dà buoni frutti. Chissà che nella terra dove sono nati i più grandi supereroi dei cartoni animati anche la rossa riesumi dei super poteri nascosti. È quello che ci auguriamo noi tutti ferraristi. 5 gare al termine per onorare una stagione che possiamo definire abbastanza fallimentare, per cominciare al meglio un anno nuovo, una stagione nuova, un regolamento nuovo che può portare, a 10 anni di distanza dall’ultimo, un mondiale “diverso”. Ma non diciamo nulla sul futuro per scaramanzia. Pensiamo solo a dare gas in Giappone.
CLASSIFICA PILOTI:
CLASSIFICA COSTRUTTORI:
POS | TEAM | PTS |
---|---|---|
1 | MERCEDES | 553 |
2 | RED BULL RACING TAG HEUER | 359 |
3 | FERRARI | 313 |
4 | FORCE INDIA MERCEDES | 124 |
5 | WILLIAMS MERCEDES | 121 |
6 | MCLAREN HONDA | 62 |
7 | TORO ROSSO FERRARI | 47 |
8 | HAAS FERRARI | 28 |
9 | RENAULT | 8 |
10 | MRT MERCEDES | 1 |
11 | SAUBER FERRARI | 0 |