È un Eusebio Di Francesco che, come sempre, al di là del risultato, si presenta sorridente davanti alla stampa. Il tecnico neroverde viene subito interpellato sulle decisioni dubbie che hanno caratterizzata la gara: “Ci sono dinamiche che portano la partita su altre strade, gli episodi ci hanno condizionato. Il gol di Adjapong non andava annullato per il semplice fatto che la palla è stata colpita di testa prima di terminare sul braccio“. Tanta ironia sul rigore negato a Politano per il presunto fallo di Donnarumma: “Non sono questi gli episodi che contano“. Poi il suo giudizio sugli avversari: “Il Milan è più forte sotto tutti i punti di vista, sia come società che per tutto il resto, e per questo ha meritato di vincere“.
Di Francesco ha poi spiegato il ruolo di Politano: “Con lui ero convinto che potevamo recuperare i palloni più in alto, così da essere più aggressivi, e in effetti era venuta una grande partita“. “Non meritavamo questa sconfitta per quanto visto in campo – ha poi affermato il tecnico neroverde – abbiamo fatto una grande prestazione. Il Milan ha fatto tre tiri nel secondo tempo e ha segnato tre gol. Questi sono alcuni dei nostri problemi, prendiamo gol con troppa facilità e continuiamo ad essere poco cinici sotto porta“.
Infine Di Francesco si congeda con una riflessione sulla sua squadra e sulla società emiliana: “Il Sassuolo non può definirsi sperimentale, perché se così fosse, io sarei un grande allenatore. Qui di sperimentale non c’è nulla, ci sono solo dei ragazzi che si sono meritati l’occasione di giocare a questi livelli. Le assenze importanti a volte contano poco, perché quando c’è il lavoro, la dedizione e la voglia di far bene, ecco che vengono fuori anche queste prestazioni. Rimane comunque il rammarico per una sconfitta comunque immeritata“.