di Mario Salvatori
Tanti numeri e aneddoti hanno caratterizzato l’edizione 2018 della Corrida di San Geminiano, grande festa sportiva che ha movimentato il pomeriggio del Santo Patrono. Ad essere protagonisti, nella gara internazionale, sono stati oltre 700 podisti competitivi (dei quali 665 classificati), mentre la festa di tutti i non competitivi ha coinvolto 5000 persone. “Siete un inno alla salute”, ha detto il ministro Beatrice Lorenzin che era presente alla partenza insieme al Sindaco Muzzarelli, all’assessore Guerzoni, oltre a Fornaciari della BPER, Grosoli dell’Aceto del Duca e altre autorità. “Modena risponde alla grande con la corrida – ha aggiunto il Ministro – all’esigenza di movimento e di benessere. Questo è un bell’inno alla salute”.
Venendo alla gara: Haile Bekele, favorito sin dalla vigilia, con la sua elegante corsa e la vivacità che da inizio anno lo hanno contraddistinto nelle vittorie cross (Vallagarina) e indoor (record nei 3000 a Ostrava), da metà gara in poi è rimasto solo in testa e ha tagliato il traguardo in 38′ 17″, un minuto e mezzo prima di tutti gli avversari. A seguire l’etiope, altri tre africani: i ruandesi Pontien Ntawuyirushintege e Primien Manirafasha, arrivati in volata rispettivamente secondo (39′ 44″) e terzo (39′ 49″), seguiti dal marocchino Youness Zitouni (40′ 04″).
La cronaca modenese si sofferma sulla grande prova di Simone Colombini, atteso alla vigilia insieme al compagno di allenamenti Alessandro Giacobazzi (entrambi con i colori della Fratellanza 1874). Sino a metà gara, i due hanno tirato il gruppo degli inseguitori alternandosi a dare ritmo in sesta e settima posizione. In seguito, Simone ha preso il largo tentando l’inseguimento, poi riuscito, al keniano Kagia e concludendo così con un prestigioso quinto posto (40′ 37″), tra gli applausi del Novi Sad. “Sono a dir poco soddisfatto – ha detto a caldo Simone Colombini – perché la Corrida ha un fascino incredibile e poter entrare nella storia di questa corsa come primo italiano e quinto assoluto è una grande cosa”. Giacobazzi, invece, ha tagliato il traguardo in ottava posizione (41′ 57″): “Le gambe non andavano – ha confessato il pavullese – anche se venivo da un periodo di grande allenamento. Ci tenevo a correre da protagonista e sono dispiaciuto, spero di rifarmi nella prossima gara”.
Tra le donne brilla Anna Incerti che, tornata a Modena esattamente dieci anni dopo il grande exploit del 2008 con record femminile portato ad un impressionante 42′ 28″, ha lasciato un altro segno vincendo nuovamente la Corrida. La campionessa azzurra, nella seconda parte di gara, ha rimontato la keniana Jeruto Lagat ed è riuscita a strapparle la testa della corsa, tagliando il traguardo da vincitrice con il tempo finale di 45′ 27″. “Tornare a Modena è stata la scelta giusta – ha detto la Incerti – perché di questa corsa avevo un grande ricordo e sapevo che le emozioni vissute qua erano diverse da tante altre corse. Tornare a vincere, poi, è stato ancora più bello”. Terzo posto per Francesca Bertoni, al rientro dopo 4 mesi di stop per infortunio: “Un ottimo test – ha detto Francesca – perché dopo quattro mesi di stop è davvero bello rientrare a gareggiare. Spero che questa Corrida sia di buon auspicio per la stagione perché voglio mettere alle spalle l’infortunio e pensare al futuro di questo 2018″.
Tra i top runners modenesi non solo Colombini, Giacobazzi e Bertoni. Nella top ten maschile, infatti, è rientrato anche Riccardo Tamassia (Fratellanza 1874), mentre in quella femminile settima posizione per Francesca Giacobazzi (Fratellanza 1874). Allargando l’orizzonte ai primi venti classificati maschili spuntano anche Tommaso Manfredini (11° Mds), Mohamed Moro (15° Fratellanza) e Antonio Santi (18° Fratellanza).
Una bellissima atmosfera è stata portata in Corrida dai ragazzi della CorrRIDIamo, un’iniziativa promossa dalla Fratellanza in collaborazione con alcune associazione modenesi che lavorano a sostegno di famiglie con ragazzi speciali. Un centinaio di partecipanti, distinti da una t-shirt gialla fluo, hanno colorato e animato il percorso della Mini Corrida di 3km, facendo poi il tifo per i top runners lungo l’ultimo chilometro. “La Corrida di San Geminiano – ha detto in chiusura il presidente della Fratellanza 1874 Maurizio Borsari – è una festa che si rinnova ogni 31 gennaio ed anche quest’anno migliaia di persone sono scese lungo il percorso. L’unico rammarico personale è quello di vedere diversi partecipanti che corrono senza pettorale che, invece, simboleggia un riconoscimento a tutta l’organizzazione ed un sostegno all’attività di atletica leggera della Fratellanza 1874″.