Dopo aver scalzato Simon Yates dal primo posto in classifica generale, Chris Froome riesce a mantenere la maglia rosa, nonostante le numerose insidie del percorso odierno, e a conquistare il Giro d’Italia numero 101. Veramente un’impresa quella del britannico, che, con la grande prova della tappa di ieri, è riuscito a accumulare un buon vantaggio sui suoi concorrenti, che oggi è riuscito a gestire alla perfezione, difendendosi dagli attacchi di Dumoulin, secondo in graduatoria. Froome entra nella storia anche per un altro motivo: è il primo suddito di regina Elisabetta a riuscire a vincere il Giro.
LA CORSA – Nei primi 20 km di corsa il gruppo è compatto, dopo una partenza sprint a Susa. Da quel momento iniziano gli attacchi e viene a formarsi un nutrito gruppo di testa. Viviani taglia i traguardi volanti di Samone e Veres, mentre Ciccone riesce a conquistare il gpm di giornata. In discesa si avvantaggia Mohoric e a 40 km dal traguardo si stacca dal gruppo dei primi Pinot, terzo in classifica, che sul Saint Pantaleon inizia ad andare in crisi e ad accumulare minuti di ritardo. Finita l’azione di Mohoric, rimane solo in testa Nieve, che chiude la tappa come primo classificato, dopo aver guadagnato un vantaggio di 2’17” su Gesink, secondo. Sulla salita di Cervinia si scatena la battaglia per la maglia rosa tra Froome e Dumoulin, con l’olandese che tenta più volte l’attacco, sempre assorbito dal britannico, che con lo sprint finale riesce a guadagnare altri 6”.