Titolare fisso al fianco di Armando Perna, Emilio Dierna è una delle note positive di questo inizio di campionato. Ai microfoni di ParlandodiSport.it, il difensore classe ’87 si è raccontato tra passato, presente e futuro.
–Il Modena, ancora imbattuto, è primo in classifica dopo aver ottenuto cinque vittorie ed un pareggio in sei giornate. Che clima si respira all’interno dello spogliatoio? E che effetto ti ha fatto segnare, contro la Vigor Carpaneto, davanti a settemila persone e nel giorno del ritorno al Braglia?
“Quando arrivano i risultati è più facile lavorare con serenità. Sappiamo che ogni domenica il calcio ci pone una nuova sfida e il risultato diventa determinante, ma i punti ottenuti ci danno ancora più fame e voglia. Domenica, contro l’Axys Zola, abbiamo approcciato bene la partita e siamo stati bravi a vincere nonostante le difficoltà iniziali. Questa vittoria però è stata archiviata e stiamo già pensando al match con il Crema, squadra esperta della categoria e composta da giocatori importanti. Non sarà una partita facile, dipenderà dal nostro atteggiamento che finora è sempre stato quello giusto e quindi sono fiducioso. Il gol alla prima giornata? E’ stato bello ed inaspettato. Ho lavorato tanto per avere questo tipo di soddisfazioni e quindi sono contento”.
–Come è nata la trattativa con Modena e cosa ti ha detto Doriano Tosi per convincerti ad accettare i colori gialloblù?
“Avevo un altro anno di contratto a Gubbio, ma la mia volontà non era quella di rimanere perché avevo bisogno di una sfida in grado di darmi più motivazioni. Quando il direttore mi ha contattato ero in vacanza con la mia famiglia, sono venuto a Modena e dopo un minuto ho deciso di accettare questa proposta che non potevo farmi scappare”.
–Per quanto riguarda la carriera, hai iniziato a Cosenza in serie D per poi giocare in varie piazze tra cui Arezzo, Ancona e Gubbio. Qual’é stata l’esperienza migliore?
“Ho sempre fatto delle buone annate, anche se probabilmente l’anno migliore è stato a Poggibonsi dove ho segnato otto gol tra Campionato e Coppa Italia. Attraverso il lavoro e la determinazione si può ottenere il massimo e spero di ripetermi positivamente anche qua a Modena”
–Hai già vinto il campionato di serie D con la Viterbese, quali possono essere le maggiori insidie della categoria?
“L’ho vinto a Viterbo, perdendolo però ad Arezzo. Siamo arrivati secondi, ma per fortuna eravamo primi nella graduatoria dei ripescaggi e abbiamo comunque ottenuto la promozione in C. La serie D è veramente un campionato difficile, soprattutto in questo girone dove ci sono altre squadre attrezzate oltre al Modena. Dipenderà da noi, la strada è lunga ma attraverso il lavoro, la crescita quotidiana e l’entusiasmo ci sono buone possibilità di raggiungere l’obiettivo finale”.
-Ti aspettavi di giocare così tanto? Com’è il tuo rapporto con mister Apolloni?
“C’è grande competizione e nessuno si sente titolare o riserva. Ognuno deve dare il proprio contributo alla causa del Modena, che è più importante rispetto al singolo. Attraverso il lavoro ci facciamo trovare pronti, il campionato è lungo e può cambiare tutto da un momento all’altro. Noi dobbiamo continuare così e tenerci stretto quello che stiamo costruendo”.
–Quali difensori stimi e a chi ti ispiri?
“Stimo tantissimo Barzagli e Chiellini, due giocatori straordinari che hanno fatto la storia del calcio italiano come mentalità e voglia di dimostrare ogni partita il proprio valore”.
–Come ti trovi a Modena e qual’é la tua giornata tipo in città al di là degli allenamenti?
“In tanti mi hanno parlato bene della città. Quando ero piccolo, mio padre ha lavorato quasi dieci anni per una ditta di Modena. Sono una persona semplice, passo la maggior parte del tempo al campo e quando c’è la mia famiglia resto con loro. Abito in centro, spesso mi piace fare una passeggiata con i bimbi ed è veramente piacevole. Probabilmente, dopo aver condiviso la casa con Boldrini, abiterò con Loviso, contro cui ho giocato tante volte litigando spesso (ride, ndr)”.
-Qual’é il tuo hobby e sport preferito oltre al calcio?
“Solo il calcio, non ho altre passioni. Sono malato di calcio, malattia però piacevole. Mi piace guardare partite dalla serie A alla Promozione, vivo di questo e un domani mi piacerebbe rimanere in questo ambito anche se non sarà semplice”.
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