Il Panathlon Club Modena e il Modena Calcio si sono ritrovati in un evento organizzato al Museo Enzo Ferrari in quello che è diventato, dal 2021 a questa parte, ormai un appuntamento fisso e “fortunato” nel calendario di entrambi i club, come ricordato in apertura da Maria Carafoli, presidente del Panathlon modenese. Dirigenza del Modena Calcio presente al gran completo, a partire dal presidente Carlo Rivetti, dal direttore sportivo Davide Vaira e dall’allenatore Paolo Bianco, intervistati da Paolo Reggianini insieme al capitano Davide Pergreffi. Con loro anche la vicepresidente Ilaria Mazzeo, l’amministratore delegato Matteo Rivetti, il direttore generale e segretario Andrea Russo, il direttore della comunicazione Paolo Viganò e il responsabile del settore giovanile Andrea Catellani.
Aneddoti e dietro le quinte di una proprietà che ha riportato il Modena in Serie B, e che ora punta a nuovi obiettivi, sia per la prima squadra che per il vivaio, in uno stadio e una città innamorati della propria squadra, anche per merito di Romano Sghedoni, oggi presidente onorario, che ha inviato un saluto ai presenti grazie al figlio Fabio.
Tanti i soci Panathlon e gli ospiti presenti, in rappresentanza delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e delle diverse anime della società modenese: dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, ringraziato dalla presidente Carafoli, a Giulia Gabana e Christian Storci, rispettivamente presidente e vicepresidente di Modena Volley, dal presidente di Mo.Ba Modena Basket Livio Proli al pilota Andrea Bertolini, da Luciano Magnani, presidente del Consorzio Cimone a Giorgio Amadessi, presidente di Rock No War.
Protagonista è stata come sempre la solidarietà, con i progetti in cui è impegnato il Panathlon Club Modena, a cui sono stati destinati i proventi di una raccolta fondi animata dal giornalista Stefano Caselli, con in palio oggetti offerti da Pietro Cantore, Simone Schedoni, Mauro Battaglia, Nicoletta Mantovani, Maurizio Fini e ovviamente il Modena Calcio, con una maglia autografata da tutta la squadra, ma anche con un cappellino con autografo del presidente Rivetti.