Foto Salvatore Marrone
C’è voluto un po’ per smaltire l’amarezza dopo la partita di sabato. Ma nonostante tutto noi della curva non abbiamo mai smesso di incitare le ragazze fino all’ultimo!
Siamo partiti come al solito, col nostro motore diesel studiando l’avversario, provando a prenderci le misure ma ci siamo dimenticati il freno a mano tirato… Avevo già visto la squadra di Casalmaggiore spingere tanto in battuta e mettere in difficoltà anche la corazzata Piacenza, questa volta però hanno trovato una ferita aperta, l’assenza di Paola Cardullo e una Perinelli non all’altezza ci hanno costretto a rincorrere la palla ad ogni ricezione. Palla alta e prevedibile il nostro secondo tocco, muro ben schierato e una buona difesa la risposta delle casalasche ad ogni nostro attacco.
Hanno cercato il nostro libero ad ogni battuta, in ogni set, alla fine pensavo di vedere anche una battuta verso la nostra panchina quando Elena avesse terminato il giro dietro! Scherzi a parte, sono state brave a sfruttare il nostro tallone d’Achille e a non mollare in ogni set, noi invece siamo partiti piano come con Busto ma non abbiamo trovato la reazione che ci ha regalato quella prova di carattere vista contro le farfalle.
Fabris ha provato a trascinare la squadra con muri e attacchi che rispecchiano l’ottima forma dell’opposta croata, capitan Piccinini ha coperto tutto il taraflex che ha potuto in difesa, in attacco ha saputo sorprendere l’avversario, anche con palla alta, con i suoi deliziosi colpi “sporchi” ma incredibilmenti efficaci. L’Heyrman-Express è partito dal binario di posto 3 ad alta velocità, ci ha regalato un bel numero di fast poi negli ultimi due set Casalmaggiore ha intuito come arginare i suoi attacchi con un muro ben piazzato che ha rispedito il pallone nella nostra metà campo. Anche Ruseva dopo lo stop con Busto non si è fatta attendere anzi memorabile la sua chiamata “DIETRO!” che ha rimbombato in tutto il PalaPanini e ha finalizzato con una bordata alle spalle di Camera. La palleggiatrice avversaria è stata brava a nascondere le sue intenzioni e a giocare palle tese per Zago e compagne, questo non ci ha lasciato organizzare il nostro Muro con la “M” maiuscola che aveva spento tanti attacchi nella partita precedente.
E’ mancato qualcosa, anzi, qualcuno in ricezione, è mancato lo spirito di sacrificio o la fame di vittoria che ha contraddistinto la precedente vittoria al tie-break, però sono due partite che giochiamo in modo costante, non perdiamo lucidità, riusciamo a rimanere agganciati all’avversario o, come nell’ultimo set, accusiamo il colpo e proviamo a ricucire il distacco. Mancano due partite alla fine del campionato con due avversari di alto livello, se riusciremo a chiudere quel varco in ricezione o anche solo a nasconderlo possiamo avere qualche speranza. Se scendiamo in campo con la grinta e la determinazione che abbiamo dimostrato di avere nel girone di andata, se proviamo ad arrivare su ogni pallone stringendo i denti, se riusciamo a rimanere lucidi in ogni set… beh, allora potremmo sorprendere anche avversari come Bergamo e Piacenza!
Come cantiamo spesso “Siamo sempre con voi, siamo sempre con voi, siamo sempre con voi e non vi lasceremo mai!”