Da quando ho iniziato a fare il giornalista non ho mai dimenticato, nemmeno per un attimo, che il calcio è un gioco, è prima di tutto un gioco, è lacrime e sorrisi, rabbia e gioia, ma è prima di tutto gioco e passione. E’ per questo che oggi auguro al Mister Vujadin Boskov di andare lassù e insegnare a chi gioca a football che a fine gara vince sempre il sorriso…e che, naturalmente, Rigore è, quando arbitro fischia…! Ciao Mister, fai buon viaggio…….
Chi era
Genova – È morto Vujadin Boskov, storico allenatore della Sampdoria: da tempo malato, avrebbe compiuto 83 anni il prossimo 16 maggio. Nel nostro paese la gloria è legata soprattutto allo storico scudetto conquistato con la Sampdoria, l’unico della storia blucerchiata, nel 1991. E alla finale di Wembley di Coppa dei Campioni (1992), persa contro il Barcellona per il gol su punizione di Ronald Koeman. Era la Sampdoria di Paolo Mantovani che con l’ingaggio di uno «zingaro della panchina» (definizione bonaria del serbo) iniziò un ciclo di vittorie e di simpatia. Coppe vinte e perse, scudetti vinti e sfiorati. La premiata ditta Boskov puntava sui gemelli del gol, Vialli e Mancini, ma era basata su una squadra irripetibile, leggendaria: Vierchowod e Lombardo, Pari eDossena, Cerezo e Mannini. Un gruppo allegro e affiatatissimo dentro e fuori dal rettangolo verde che aveva in Boskov la guida e il collante, il maestro e il regista.
Un video per te mister….sorridi…