foto vignoli da modenafc.net
Sarebbero state TRENTA, le partite con la porta inviolata in maglia gialloblu, se solo fosse riuscito a tenere quel mancino di Politano all’Adriatico di Pescara.
Ebbene si! 30 partite su 73 giocate senza mai subire gol all’ombra della Ghirlandina per il Ragno di Moncalieri. Numeri niente male per uno che secondo Zdenek Zeman non era “adatto a parare” e che, forse, avrebbe dovuto cambiare mestiere.
E invece le gare nelle quali Carlo Pinsoglio ha alzato il muro rimangono 29, perché il pallone sfugge come una saponetta dalle mani del portierone e si deposita in rete per l’uno a zero finale.
Come si dice in questi casi? “Oltre al danno la beffa”, perché l’ironia della sorte vuole che proprio in Abruzzo, dove il boemo era solito dire certe fesserie, il Pinso commetta un errore enorme e condanni il Modena alla dodicesima sconfitta stagionale.
Eppure, gettare la croce addosso all’estremo difensore scuola Juve sarebbe ingeneroso soprattutto in una stagione come questa, nella quale, insieme ad un paio di compagni, ha tenuto in piedi la baracca di viale Monte Kosica.
Anche i migliori sbagliano, si sa. L’importante è rialzarsi immediatamente e chiudere nuovamente il lucchetto tra i pali. La salvezza dei gialli passa anche dalle mani di Carlo Pinsoglio, che vuole dimostrare, ancora una volta, di valere un’altra categoria.