La “Gazzetta di Modena” riporta una lunga intervista a Dorindo Sanguanini, delegato Figc per il Modenese e vice-presidente vicario del Crer.
Sanguanini, qual è la situazione del calcio modenese?
«Io sono soddisfatto. Rispetto ad altre realtà non abbiamo avuto un crollo delle iscrizioni, anzi, siamo riusciti a crescere, diventando la prima provincia per squadre di Seconda e appena sotto per la Terza. Tutto ciò nonostante le evidenti difficoltà che le società devono affrontare e mi riferisco al calo degli sponsor e del volontariato oltre agli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Da modenese sono contento anche perché la delegazione, in gran parte rinnovata, con un presidente molto attivo e uno staff di volontari di qualità, sta lavorando bene».
Però ci sono club che hanno rischiato grosso.
«Alla fine però la Pavullese si iscriverà e il Real Modena ha chiesto e ottenuto un declassamento, salvaguardando il settore giovanile. Non è andata male. Di conto, non dimenticate le grandi realtà che stanno crescendo, penso magari alla Cittadella, arrivata in Eccellenza con una grande cavalcata e che ora è la seconda squadra della città. Ci sono poi stati i ripescaggi di Castelnuovo e Pgs, che aumentano la qualità del nostro calcio».
Si è parlato molto del costo aumentato dei cartellini.
«Non ne siamo felici neppure noi, ma è una scelta della Lega nazionale. Diciamo però che adesso c’è un’assicurazione che dovrà coprire davvero gli infortuni e che non prevedere più franchigia. Capisco che i costi ricadranno sulle società, ma come Crer stiamo facendo di tutto per non appesantire i loro bilanci tanto che continuiamo a mantenere bloccate le quote di iscrizione».
Cosa bisogna attendersi dall’immediato futuro?
«A settembre partirà un corso allenatori a Modena di Uefa B, che varrà per noi, Bologna e Ferrara. Stiamo spingendo affinché in Terza non serva l’allenatore patentato, sappiamo che è un costo per la società e che ci sono tecnici che potrebbero farsi le ossa. Quest’anno non ci saranno corsi di base anche perché l’associazione Allenatori ha giustamente evidenziato che sono tantissimi e molti restano senza squadra. In autunno ci sarà poi una grande assemblea per eleggere i vertici della Lega Nazionale, sarà un momento importante con un convegno dedicato ad Alimentazione, Salute e Sport. Il benessere deve essere una priorità».
Cosa può fare la Federazione per aiutare i club in difficoltà?
«Prima di tutto dobbiamo stare vicino alle società e sostenerle poi, come ha detto in passato Tavecchio, aiutarle ad avere strutture più moderne, che abbattono i costi di gestione. Penso ad esempio allo Junior Finale, che unico in Regione, ha vinto un bando di 100mila euro per l’efficientamento energetico. Quello è il futuro».
Non crede che tra tutte le diverse componenti calcistiche, quella dei dirigenti necessiti di un salto di qualità?
«Purtroppo il volontariato è in netto calo quindi bisognerebbe ridargli slancio. Ormai c’è chi chiede un rimborso per ogni cosa e questo non va bene. Inoltre spero che vi sia un ricambio generazionale con i giovani che si mettano in discussione, affiancando i vecchi per poi prenderne il posto. Il mondo viaggia sul web e la buona volontà non basta più così come le norme fiscali sempre più stringenti necessitano di dirigenti preparati. Siamo dilettanti ma non possiamo più ragionare da amatori»