In occasione dell’imminente match Pescara-Modena, abbiamo voluto sentire il parere di Cristian Bucchi, colui che ha trascinato a suon di gol i canarini verso quelli che a tutt’oggi rimangono gli ultimi playoff di serie B disputati dai gialloblu nella stagione 2005/06. Il suo cuore sarà diviso a metà perché proprio nel Pescara ha terminato la sua carriera da giocatore per intraprendere immediamente in riva all’Adriatico quella da allenatore, prima con la primavera e poi con la prima squadra.
Lei è un doppio ex, per chi tiferà domenica?
Sono molto legato a entrambe le piazze, e sicuramente sono molto contento che il Modena sia arrivato a conquistare un posto nei playoff e a giocarsi le proprie chance di andare in Serie A. Il Pescara merita una classifica diversa, speriamo che la prossima stagione possa essere ricca di soddisfazioni anche per loro.
Quali possono essere le analogie o le differenze tra la stagione 2005/06 e quella attualmente in corso?
Un punto in comune è sicuramente la rincorsa che è stata fatta verso le zone alte. Anche noi a gennaio non eravamo in una bella posizione ma dopo abbiamo iniziato una rimonta straordinaria, tanto che all’ultima giornata ci siamo piazzati quinti in classifica. La differenza principale è nella manovra offensiva: in quell’anno la maggior parte dei gol li avevo realizzati io (ben 29 in 41 partite, ndr), la squadra attuale, invece, ha qualche soluzione in più.
Secondo lei il Modena ha già tutte le caratteristiche per andare in A o gli manca qualcosa?
Secondo me si, ha un ottimo organico. A Gennaio si è ulteriormente rafforzato, ha un grande allenatore che ha vinto tanto e sa gestire nel migliore dei modi queste situazioni. Ha tanta esperienza vincente, che è fondamentale da trasmettere al gruppo.
Come giudica la travagliata questione societaria del Bari risoltasi con la recente acquisizione da parte dell’ex arbitro Paparesta?
Io la giudico da esterno, e di conseguenza non posso che essere contento di come una società così importante abbia risolto questa brutta situazione. I tifosi e la città meritano sicuramente che la società sia di nuovo in mani ben salde. Da amante del calcio sono contento.
Hai già le idee chiare per la prossima stagione? Sarebbe contento di tornare un giorno a Modena?
Ho già parlato con alcune società, ma la situazione è ancora da definire e non lo si potrà fare prima che siano finiti tutti i campionati e prima di vedere in quali categoria saranno determinate compagini. Di sicuro voglio continuare a fare l’allenatore, è la strada che ho scelto e che voglio percorrere per cui, al momento non sono interessato a ricoprire una carica dirigenziale.
Chiaramente un’eventuale offerta futura del Modena l’accetterei molto volentieri. Sarei orgoglioso di sedermi su quella panchina, ma Novellino è un ottimo tecnico e merita di allenare questa squadra. Poi un giorno, se dovesse stufarsi, prenderei il suo posto molto volentieri (ride, ndr).
Foto presa da www.zimbio.com