Dopo tre giornate di campionato possiamo già fare un bilancio della Serie A fin qui disputata. Cominciamo da chi sta bene: l’Inter vincendo il Derby contro il Milan stacca tutte le altre e si piazza in testa alla classifica in solitaria con 9 punti. La squadra di Mancini dopo aver cambiato 11 giocatori nel mercato estivo sta mostrando grande solidità, mancano ancora certi automatismi visti i numerosi innesti ma la squadra appare compatta e pronta a dire la sua in questo campionato.
Bene anche la Roma a quota 7 punti, dopo avere sconfitto nettamente la Juventus alla seconda giornata è arrivata la vittoria anche contro il Frosinone, in questo caso però la prestazione non è stata delle migliori. La testa forse era già all’impegno di Champions contro il Barcellona in programma Mercoledì 16, ma l’importante era vincere e l’obiettivo è stato raggiunto. A questo punto i giallorossi sembrano i principali candidati per vittoria dello campionato.
Se molte grandi stentano ci sono alcune “piccole” che invece stanno facendo veramente bene, è il caso di Sassuolo, Torino e Chievo. Alcuni potrebbero etichettarle come sorprese, ma il termine sta stretto a queste squadre che negli ultimi campionati hanno fatto molto bene e stanno proseguendo nel loro processo di crescita. Il Torino l’anno scorso in Europa ben figurò e ha tutte le carte in regola per ripetersi quest’anno. Discorso diverso per il Sassuolo che dopo i 50 punti dello scorso anno sogna in grande in questa stagione. Il Chievo è ormai una favola infinita, anche quest’anno puntando su giocatori d’esperienza come Gamberini, Dainelli, Gobbi e Pinzi è riuscito a creare un gruppo solido che gioca un calcio basato su accortezza e contropiede. A questi c’è da aggiungere Paloschi, 3 gol in questo avvio di campionato, che si conferma un giocatore che meriterebbe una possibilità in una grande, peccato per l’incostanza.
Primi punti in Serie A per il Carpi di Castori, dopo la goleada subita dalla Sampdoria nella prima gara e la bella figura contro l’Inter in cui ha perso solo allo scadere per un rigore trasformato da Jovetic, ieri ha giocato una grande partita al “Barbera” di Palermo rischiando addirittura di vincere grazie al neo arrivato Borriello.
Passiamo ora a chi ha iniziato il campionato col freno a mano tirato: i campioni d’Italia della Juventus non ingranano, dopo le due sconfitte nelle prime due gare contro Udinese e Roma, ha rischiato di perdere nuovamente col Chievo sabato sera. Salvata solo da un rigore di Dybala, unico marcatore dei bianconeri in questo avvio di stagione. Alla squadra di Allegri serve una scossa, i tanti cambiamenti sono un alibi solo parziale, serve tempo, ma i tifosi già mostrano i primi malumori.
Il nuovo Milan di Sinisa Mihajlovic, una vittoria e due sconfitte nelle prime tre gare, ha mostrato pochi miglioramenti rispetto alla scorsa gestione: Bacca, Luiz Adriano e Balotelli hanno fatto vedere buone cose, ma il gioco ancora non c’è. Troppo confusionario, specialmente a centrocampo, la sensazione è che ci sia ancora tanto da lavorare.
Discorso analogo per il nuovo Napoli di Maurizio Sarri, ancora a secco di vittorie, che ieri si è fatto fermare dal suo ex Empoli sul pareggio. Per vedere la mano di Sarri serve tempo, la squadra c’è, ma mancano ancora molti automatismi, reparti spesso slegati e un gioco che stenta a decollare. I tifosi devono avere pazienza.