Coach Gaspari, intervistato da Gazzetta dello Sport, fa il punto sulla nuova Liu•Jo che si sta formando prima di concedersi qualche giorno di vacanza. Qui di seguito riportiamo l’intervista completa al quotidiano sportivo.
Conegliano, Casalmaggiore, Scandicci, anche Novara campione d’Italia. Tutte le migliori hanno rinnovato parecchio la propria rosa, come se lo spiega?
“Dipende da molti fattori. Ci sono atlete che vogliono cambiare, società che puntano a modificare assetto, tecnici pronti a dare un’impronta diversa alla squadra, budget differenti. Una cosa è certa: il livello del campionato si è alzato tantissimo, almeno cinque-sei squadre al via di ogni stagione puntano a vincere. Poi alla fine lo scudetto è uno solo e chi non riesce a conquistarlo ha come obiettivo quello di migliorarsi. Guardando le formazioni migliori forse solo noi e Novara rispetto all’ultima annata abbiamo cambiato relativamente poco. E non dimentichiamo che con la pallavolo attuale è difficile che un tecnico o una giocatrice si fermino parecchi anni nello stesso posto, considerate anche le offerte provenienti dall’estero”.
Cosa sta dicendo la campagna acquisti? Si può già indicare una favorita per la vittoria finale?
“Di carattere difficilmente mi sbilancio. E l’esperienza di questi ultimi anni ha insegnato che è meglio evitare pronostici per non essere smentiti. Il primo anno che vinse lo scudetto Piacenza nessuno ci avrebbe scommesso, poi Casalmaggiore superò Novara che aveva dominato la regular season; arrivando all’attualità chi avrebbe detto che Novara-Modena sarebbe stata la finale di qualche settimana fa? La A1 è sempre più equilibrata e lo sappiamo bene noi: fino all’ultima giornata non eravamo nemmeno sicuri di entrare nei playoff poi siamo arrivati fino in fondo”.
Ma qualche idea se la sarà pur fatta sul valore delle formazioni più competitive?
“Conegliano ha allestito due formazioni, perché quando devi affrontare la Champions sai bene che ti aspetta una stagione massacrante. Basti pensare che una fra Bricio, Hill e Easy dovrà rimanere in panchina. Novara si è rinforzata con la diagonale Skorupa-Egonu, avrà Gibbemeyer al centro ed Henright come primo cambio, Scandicci ha acquistato due grandi talenti che potrebbero anche trovare qualche difficoltà alla prima esperienza in Italia, ma se dovessero esplodere sarebbero veramente giocatrici letali”.
Cosa le piacerà maggiormente della prossima A1?
“Potrò confrontarmi con tecnici di grandissimo livello. Parisi, Barbolini e Abbondanza sono rientrati in Italia, Pedullà torna in panchina e questi quattro si vanno ad aggiungere a un gruppo già eccellente. Mi spiace solo di non trovare Caprara”.
Puntando l’obiettivo su Modena, che squadra dobbiamo aspettarci per il prossimo anno?
“Una formazione ‘rompipalle’, composta da ragazze che hanno qualità e motivazioni. Per Caterina Bosetti sarà la stagione più importante, Heyrman è cresciuta parecchio, Ferretti e Leonardi sono delle certezze. A questa ossatura abbiamo aggiunto Barun, che mi sono trovato di fronte in due delle finali giocate e mi ha sempre dato molto fastidio, e Calloni, già allenata a Conegliano, brava a muro e in grado di garantire un ulteriore sviluppo alla squadra. Poi avremo Montano, cambierà ruolo ma sappiamo che potrà assicurarci un grande contributo. Dovremo essere sereni, finalmente dopo tanti anni potrò allenare la squadra tutta la settimana; le coppe europee sono un palcoscenico affascinante ma tolgono valanghe di energie. Provate e guardare chi ha vinto lo scudetto negli ultimi anni che impegni aveva oltre al campionato”.