I Campionati Mondiali di Ginnastica Artistica in corso a Doha hanno sorriso all’Italia: la Nazionale femminile senior ha staccato il pass per accedere alla prossima rassegna mondiale, posizionandosi tra le migliori ventiquattro squadre. La dodicesima piazza, conquistata dal team guidato dal capitano Lara Mori e composta da Martina Basile, Irene Lanza, Sara Ricciardi, Martina Rizzelli e Caterina Cereghetti in qualità di riserva, costituisce un traguardo importante verso l’obiettivo di Tokyo 2020, in quanto proprio il Mondiale 2019 a Stoccarda sarà qualificante per i Giochi Olimpici, massimo palcoscenico per il mondo ginnico.
Quello che a prima vista può apparire come un risultato poco degno in nota è in realtà un passaggio chiave per il movimento, a fronte di un momento delicato per la squadra senior, proveniente da un’estate costellata di infortuni a diverse atlete che hanno fortemente limitato la rosa delle ginnaste selezionabili per la rassegna iridata. Il team convocato è infatti un mix tra veterane ed esordienti, tra le quali Ricciardi e Lanza hanno peraltro celebrato il loro debutto in una competizione internazionale proprio a Doha.
La gara delle italiane è stata complessivamente regolare: il format della gara di qualificazione prevede la struttura 5-4-3, per cui ogni squadra è composta da 5 atlete che gareggiano, di cui 4 vengono scelte per salire su ogni attrezzo, e solo i 3 migliori punteggi conseguiti vengono poi conteggiati, scartando quello più basso. Ciò ha consentito di ammortizzare al meglio l’entità delle cadute occorse nell’arco della gara, rispettivamente per Lanza al volteggio e alle parallele, e a Mori e Basile alla trave.
A livello individuale, il capitano Lara Mori ha centrato la finale all-around a cui partecipano le migliori ventiquattro ginnaste salite su tutti e quattro gli attrezzi, qualificandosi al 20° posto; resta l’amaro in bocca per la finale al corpo libero, in cui è soltanto terza riserva, dove un’uscita fuori di pedana sulla prima diagonale le è costata i decimi che le avrebbero invece consentito di inserirsi tra le migliori otto specialiste sull’attrezzo. Come ha raccontato la stessa atleta sui suoi social, “abbiamo raggiunto l’obbiettivo che volevamo e siamo contente per questo! Abbiamo lavorato tanto e ci siamo meritate di essere qua! Per me sono contenta di aver conquistato la finale a 24.. mi dispiace molto per la trave e il corpo libero che sicuramente potevo prendermi qualche soddisfazione in più, ma lo sport è così.. orgogliosa di noi e di me stessa.. mai mollare e sempre guardare avanti!”.
Va ribadito che questo è un momento di passaggio per la squadra senior, con molte delle atlete veterane in fase di recupero da infortunio o da un periodo di pausa post olimpiade, ma soprattutto in attesa che il prossimo anno le atlete classe 2003, vincitrici dell’oro a squadre nell’ultimo Europeo categoria junior, al compimento del sedicesimo anno di età possano competere tra le senior dando nuova linfa alla squadra, tra le quali figura la modenese Elisa Iorio. Occhi puntati su questo sport dunque, perchè Modena farà parlare di sè ancora una volta.