Sono le due nuove frecce nell’arco di Castori, i due acquisti che vanno a rinforzare la rosa biancorossa prima del via del girone di ritorno. Davide Marsura e Mattia Vitale avevano il Carpi nel loro destino e così è stato. Oggi, i due giocatori, si sono presentati ufficialmente alla stampa.
Marsura: “Il Carpi è stata la prima squadra che mi ha cercato e con maggiore insistenza. Ho deciso di venire qui perchè la società è seria, molti giovani hanno fatto bene qui, il gioco del mister si addice alle mie caratteristiche ed eccomi qui. Non ci ho pensato molto, nei primi giorni di Gennaio abbiamo iniziato a trattare e ho dato il mio ok. Ho parlato con Castori ieri sera, mi ha spiegato cosa vuole da me. Penso che in questo tipo di gioco posso fare molto bene nel ruolo di seconda punta ma sono disponibile anche a giocare sulla fascia. Con Inzaghi ho imparato a giocare dietro la punta e mi è piaciuto molto, lui mi ha fatto crescere tanto, per me è come un padre e gli devo tantissimo. Del Carpi ho sempre avuto ottima considerazione, ogni volta che l’ho affrontato ho sempre visto una squadra ostica da affrontare e per raggiungere la salvezza dovremo lottare come sempre questa squadra ha fatto. A 16 anni fui vicino al Manchester ma a Udine stavo benissimo e ho preferito continuare il mio percorso lì. Il mio punto di riferimento era Sanchez, impressionante sotto tutti i punti di vista.”
Vitale: “Non ero al corrente di altre squadre su di me, il Carpi mi ha voluto fortemente e ho scelto di venire qui. In 5 giorni abbiamo concluso tutto, grazie alla Spal. Mi aspettavo di trovare un pò più di spazio in serie A ma ho capito che non sarebbe stato facile in una squadra che deve salvarsi e con davanti giocatori importanti, tuttavia devo molto alla Spal perchè sono stato molto bene. Contro il Carpi ci ho giocato solo quando ero a Cesena, il nostro mister, Drago, ricordo che per una settimana intera ci allenò sulla cattiveria agonistica. Il mio passato alla Juve? Devo molto anche ad Allegri, un mister che ha creduto in me e mi ha fatto crescere. E’ chiaro che a quell’età si ha bisogno di giocare e ho iniziato a girare. Castori? Gli ho detto che sono qui con la massima umiltà e con voglia di mangiarmi il campo. Quando stai molto fermo la cosa che non deve mai mancare è la testa, perchè magari hai voglia di fare troppo rispetto alle tue possibilità. Quando arrivi alla Juve pensi di essere arrivato al top ma non devi mai mollare e continuare a fare le cose per bene, il mio momento arriverà. Qui so cosa devo fare, essere determinato e aggressivo per conquistare il posto. Il mio ruolo? Mezz’ala, ma ho fatto anche il mediano davati alla difesa come a Lanciano giocando al fianco di Rocca. I miei idoli? Pirlo e Marchisio”.